Omissione di atti, a processo il capo dell’Ufficio tecnico
MAGOMADAS. Una richiesta di accesso agli atti prevede la risposta da parte del funzionario. Può anche essere un diniego, ma il dirigente pubblico al quale ci si rivolge è tenuto a fornirla. Questo è...
MAGOMADAS. Una richiesta di accesso agli atti prevede la risposta da parte del funzionario. Può anche essere un diniego, ma il dirigente pubblico al quale ci si rivolge è tenuto a fornirla. Questo è quanto sostiene il pubblico ministero Andrea Chelo che ha sollecitato e ottenuto il rinvio a giudizio del dirigente dell’ufficio tecnico comunale, Salvatore Vinicio Vinci, difeso dall’avvocato Silvana Congiu. Il processo per omissione d’atti d’ufficio comincerà il 1 dicembre. Così ha deciso il giudice per le udienze preliminari, Annie Cecile Pinello, accogliendo anche le richieste dell’avvocato di parte civile Vittorio Delogu. In questa storia c’è infatti un presunto danneggiato che è il signor Ezio Perinu il quale chiese documentazione su alcune pratiche edilizie per lavori svolti nella casa di Anna Teresa Oggianu e dell’ex sindaco Antonio Pala nella località di Santa Maria del Mare. I lavori avrebbero infatti danneggiato il vicino di casa che chiese di avere accesso agli atti per capire se tutto si fosse svolto regolarmente. La risposta dell’ufficio tecnico non è mai arrivata al contrario della denuncia. Dopo una prima richiesta di archiviazione il giudice per le indagini preliminari aveva chiesto di formulare l’imputazione coatta com’è avvenuto.