La Nuova Sardegna

Oristano

L’annuncio: «Entro maggio si vola»

L’annuncio: «Entro maggio si vola»

Da Alghero rispunta Borlotti. Ma sull’acquisto pende già un procedimento civile

15 ottobre 2016
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ORISTANO. Il nuovo volo di Fenosu decolla quindi tra le speranze e gli interrogativi. Le prime, oltre che di Mirko Pau e da Raffaele Donadio, portano la firma del futuro direttore generale. Direttamente dall’esperienza di Alghero, è in fase di atterraggio a Oristano Umberto Borlotti. Per anni alla guida dello scalo catalano attende di metter piede sull’aeroporto Ernesto Campanelli. Per il momento ci arriva col freno tirato. Così quando racconta anche ai sindaci (perplessi o incuriositi?) – c’erano Luigi Tedeschi per San Vero Milis, Maria Giovanna Pisanu per Narbolia, Cristiano Carrus per Cabras e Giovanni Panichi per Cuglieri –, che cosa c’è nel futuro non usa la sfera di cristallo: «Al momento le dimensioni della pista consentono l’atterraggio di aeroplani di terzo livello con un massimo di sedici tonnellate di peso. Si parla di aerei da una quarantina di posti, però c’è da tenere conto che al momento Fenosu possiede solo la licenza per l’aviazione generale». Significa che si lavorerà con voli privati. Non c’è quindi spazio per il traffico di passeggeri, al quale si penserà in una seconda fase. «Prima ci sono da esaminare le questioni legate alla sicurezza, c’è da creare l’organico, ci sono da fare gli accordi coi vigili del fuoco, ma penso che entro quattro mesi vedremo le prime ruote sulla pista».

Non potendo avere al momento i voli passeggeri, lo spazio sarà tutto per i voli privati. Raffaele Donadio punta alto e guarda a catturare i milionari dalla Russia verso i quali svolgerà il ruolo di intermediario, mentre Mirko Pau, consulente della Drive In, è più preoccupato di predisporre il piano idustriale entro gennaio: «Saremo al lavoro da metà novembre, partendo dai debiti della Sogeaor da 300mila euro. Noi ci preoccupiamo di far partire l’aeroporto, gli investitori ci affiancheranno per i servizi in tutto il territorio».

Altri si preoccupano invece di far rivolgere lo sguardo della magistratura verso l’intero affare. La denuncia di ieri mattina ripercorre il modo in cui si è arrivati all’acquisizione della Ekologia Marmilla che sinora non ha visto un soldo dei 100mila previsti per la cessione con patto di riservato dominio. Per questo l’avvocato Italo Doglio ha già presentato il 22 settembre l’atto per la risoluzione del contratto, fatto che ovviamente farebbe saltare per aria anche la validità dell’acquisto della Sogeaor. Ma si sfora anche nei confini del penale, visto che la nomina del nuovo amministratore della Ekologia sarebbe avvenuta in maniera non lecita. A convocare l’assemblea doveva essere l’amministratice Jasmine Cilloco che è stata saltata a pie’ pari. (e.c.)

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