La Nuova Sardegna

Oristano

Oristano, un progetto del Rotary per portare i Giganti in giro per il mondo

Sabrina Zedda
Le statue di Mont 'e Prama al museo di Cabras
Le statue di Mont 'e Prama al museo di Cabras

Un video sui giganti e anche un sito internet dedicato a tutti i soci del Club. Intanto la Regione chiede allo Stato di approvare la nascita di una fondazione

29 ottobre 2016
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CABRAS. I Giganti di Mont’e Prama come volano per attirare in Sardegna turisti da tutto il mondo, alla riscoperta del mistero che si cela dietro queste sculture risalenti a tre mila anni fa e delle mille anime dell’isola.

L’idea potrebbe presto concretizzarsi grazie a un accordo tra Stato e Regione che, se venisse firmato, porterebbe alla nascita di una fondazione ad hoc o di una convenzione, attraverso cui valorizzare al massimo le statue rinvenute più di quarant’anni fa e ora esposte tra Cagliari e Cabras.

Ad annunciare questa possibilità sono stati ieri la deputata Caterina Pes e l’assessore regionale al Turismo, Francesco Morandi, ospiti della presentazione di “Rotary for sardinian Giants”, un progetto del Rotary club di Oristano che, con un video emozionale e un sito internet dedicato, affronta una delle sfide più grandi: intercettare il milione e duecento mila soci appartenenti ai 33 mila club Rotary sparsi per il mondo, e convincerli che venire in Sardegna è un’esperienza che vale la pena fare e, addirittura, ripetere.

Nodo del progetto è un breve spot in italiano e inglese, in cui la storia archeologica dell’isola s’interseca con l’enogastronomia, il mare e l’intero patrimonio naturalistico, senza dimenticare appuntamenti come la Sartiglia o la Sagra del Redentore, testimonianza del profondo attaccamento dei sardi alle loro tradizioni.

Racconta Maura Falchi, presidentessa della commissione Progetti del Rotary club Oristano: «L’idea è nata due anni fa, quando ci siamo chiesti che cosa avremmo potuto fare per aiutare la Sardegna a sollevarsi da una crisi che vedeva poche imprese, un alto tasso di povertà e un altissimo numero di disoccupati». Il pensiero è andato all’Esercito di terracotta, in Cina, che dagli anni Settanta a oggi ha attirato milioni di visitatori: in Sardegna le statue di Mont’e Prama potrebbero diventare un attrattore altrettanto potente.

Così è partito il progetto che, affidandosi a un pubblicitario navigato come Aldo Tanchis, e alle intuizioni di una giovane stagista della sua società, messo insieme oltre allo spot, che cammina sulla scia dello slogan “Aiuta la Sardegna a fare un passo da gigante”, un sito internet (rotarymonteprama.org), aggiornato anche con gli eventi imperdibili dell’isola.

Non è tutto: in questa chiave si muovo anche gli scambi estivi che ogni anno vedono protagonisti i figli dei rotariani nel mondo. «La nostra idea è che ogni settimana ciascuna riunione dei diversi circoli nel pianeta si apra con la proiezione del nostro spot -spiega la presidente del Rotary club Oristano, Claudia Muscas- Questo potrebbe portare a far conoscere la nostra antica civiltà». Il terreno va poi ulteriormente preparato con domande sulla Sardegna come: “Quanti chilometri di coste ha l’isola?”.

Un espediente simpatico per creare una conoscenza che, a dispetto di quel che si potrebbe pensare, molti non hanno, se è vero, come racconta Aldo Tanchis, che all’estero qualcuno pensa che un nuraghe altro non sia se non un dolce tipico.

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