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Oristano

SAN NICOLò ARCIDANO

Troppe morti per tumore il sindaco chiede indagini

Troppe morti per tumore il sindaco chiede indagini

ARCIDANO. Preoccupazione per l’incidenza di malattie tumorali nella popolazione residente nel territorio del terralbese. Il sindaco Emanuele Cera, scrive alla Asl di Oristano e all’assessore...

13 novembre 2016
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ARCIDANO. Preoccupazione per l’incidenza di malattie tumorali nella popolazione residente nel territorio del terralbese. Il sindaco Emanuele Cera, scrive alla Asl di Oristano e all’assessore regionale alla Sanità, per avere delucidazioni circa l’ incidenza di malattie tumorali nei cittadini residenti nel comune di San Nicolò d’Arcidano e nel territorio circostante. Nella nota inviata l’8 novembre il sindaco Cera infatti scrive: «Con grande preoccupazione vi scrivo per rappresentare la grande angoscia, tangibile nella comunità che rappresento, in relazione all’alta incidenza di decessi causati da diverse forme di tumore. Faccio proprie le preoccupazioni della cittadinanza perché sono veramente tanti i cittadini, molti dei quali giovani, che in questi ultimi anni hanno perso la vita a causa di questa malattia, spesso conclusasi dopo un lungo calvario», si legge. Nella lettera il sindaco Cera chiede l’impegno delle istituzioni preposte alla sanità pubblica per indagare con tutti i mezzi a disposizione, lo sproporzionato fenomeno e le eventuali cause che hanno determinato e determinano tutt’ora il crescente numero di ammalati di cancro. Nella lettera si legge inoltre: «Sarebbe necessaria una capillare azione di prevenzione, da tenersi in tutti i comuni di competenza della vostra Asl, partendo dalla consapevolezza che la vita è un bene irrinunciabile, che non può essere assolutamente barattato in un mercato che presenta, seppur necessaria per certi aspetti, il bisogno di economizzare risorse, una vita umana non ha prezzo». Cerca conclude chiedendo «alle Istituzioni che si occupano di sanità e di salute pubblica, di avere conferma, o eventuali smentite, sulla proporzione del fenomeno nel nostro comune in relazione al numero degli abitanti e l’istituzione di un’assemblea pubblica per trattare l’argomento con eventuali dati alla mano, così da capire meglio il fenomeno ed applicare eventuali azioni di prevenzione mirate».

Cristina Diana

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