Sedie a rotelle al macero non si possono più usare
ORISTANO. Erano più di un centinaio gli ausili medici inutilizzati e accatastati in uno scantinato e nel cortile del palazzo di via Carducci, sede centrale della Asl 5 di Oristano. Erano, perché...
ORISTANO. Erano più di un centinaio gli ausili medici inutilizzati e accatastati in uno scantinato e nel cortile del palazzo di via Carducci, sede centrale della Asl 5 di Oristano. Erano, perché adesso non ci sono più. Ma non verranno finalmente riutilizzati come verrebbe spontaneo pensare. La maggior parte, se non la totalità degli ausili, è stata smistata, catalogata e trasportata al macero perché ormai inutilizzabile. Per mesi e mesi deambulatori, sedie a rotelle di ogni tipo, letti, apparecchi per la trazione degli arti, reti ortopediche e altre attrezzature mediche restituite dai pazienti alla Asl in ottime condizioni sono rimaste lì, ammassate, stipate senza ordine logico in quel polveroso sotterraneo con infiltrazioni d'acqua. Di ausili medici ammucchiati e trascurati ce n'erano anche nello scivolo che porta allo scantinato, lasciati quasi totalmente incustoditi in balia della pioggia, del vento e del tempo che li ha irrimediabilmente logorati. La discarica improvvisata non era passata inosservata agli occhi dei cittadini e dei media che avevano diverse volte notato quel piccolo tesoro dimenticato e lasciato sotto gli occhi di tutti, visibile già dalla strada. Così, lo scorso marzo la Asl di Oristano si era giustificata con un annuncio, comunicando l'impegno a risolvere i problemi logistici dovuti al fatto che gli spazi destinati al ricovero dei presidi e dei sussidi sanitari non erano più sufficienti, e assicurando che quella era solo una soluzione temporanea. Nessun lieto fine però per quel prezioso catasto. Lo smantellamento dello scantinato è iniziato in estate ed è giunto a termine proprio in questi giorni. A detta di alcuni operatori che se ne sono occupati, gli ausili medici sono stati accuratamente smistati e portati al macero. Una triste e ingiusta sorte per quelle attrezzature che, giunte allo scantinato, erano nuove di zecca.