La Nuova Sardegna

Oristano

campi in crisi

Pronti alla protesta davanti alla Regione

ORISTANO. Gli agricoltori dell’Oristanese sono in agitazione. Sono pronti a marciare su Cagliari se entro il 6 dicembre il Consiglio regionale non approverà la legge di riordino dei Consorzi di...

22 novembre 2016
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ORISTANO. Gli agricoltori dell’Oristanese sono in agitazione. Sono pronti a marciare su Cagliari se entro il 6 dicembre il Consiglio regionale non approverà la legge di riordino dei Consorzi di Bonifica che consentirà agli enti ormai stremati dai debiti, il risanamento finanziario, ripianando così il disavanzo di amministrazione accertato al 31 dicembre 2015.

Per le aziende agricole non è una partita da poco. Solo così potrebbero rientrare le cartelle a troppi zeri annunciate dal Consorzio di bonifica dell’Oristane e che in troppi casi, come da tempo sostengono le organizzazioni di categoria, porterebbe al fallimento di molte imprese. Non è un caso, dunque che l’assemblea di ieri mattina si sia conclusa con l’annuncio, da parte delle organizzazioni imprenditoriali, dell’avvio dello stato di agitazione. Sia il presidente di Confagricoltura, Corrado Sanna che il direttore della Coldiretti, Giuseppe Casu, hanno spiegato come il mondo agricolo non possa permettersi ulteriori attese. In una situazione di crisi, pesante, dell’intero settore, l’arrivo della cartelle esattoriali, pari a oltre 4 milioni e mezzo di euro, «non dovute», secondo le organizzazioni che rivendicano quanto stabiliva la legge regionale del 2011, che avrebbe dovuto fissare i criteri per il costo dell’acqua, rappresenterebbero un vero e proprio colpo di grazia per il settore. Gli effetti, hanno sottolineato, ricadrebbero sull’intero tessuto economico della provincia, considerato che, in assenza di industrie, è ancora l’agricoltura l’attività predominante del territorio. Da qui il vero e proprio ultimatum: «Approvate la legge o marceremo sulla Regione».

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