La Nuova Sardegna

Oristano

«La gara per Porto Bosa non l’abbiamo fatta noi»

di Alessandro Farina
«La gara per Porto Bosa non l’abbiamo fatta noi»

La giunta Mastino replica alle accuse dell’ex sindaco Piero Franco Casula «Il bando del 2007 allestito in modo sconsiderato. Ma noi non c’eravamo»

17 dicembre 2016
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BOSA. Le vicende legate alla gestione della darsena di S’Isula infiammano ancora, alla luce anche dei passaggi in consiglio giovedì pomeriggio, il dibattito politico locale. Dopo la relazione dell’avvocato che ha tutelato le istanze dell’ente locale nel ricorso al Tar presentato dalla Porto di Bosa Srl – seguito all’ordinanza del Comune che chiedeva la restituzione del bene a seguito del mancato nulla osta del Demanio per la sub concessione dell’area allestita per i servizi alla nautica da diporto – diversi gli interventi dai banchi delle minoranze, evidentemente non condivisi dalla maggioranza. La cui attenzione si accentra ad esempio sull'intervento dell’ex sindaco Piero Franco Casula. «La cronologia minuziosa con la quale il consigliere ha offerto la propria ricostruzione dei fatti è solo un tentativo di oscurare quanto di buono è stato realizzato in questi ultimi due anni dalla nostra amministrazione, e di uscire da una impasse che lo vede responsabile di una pessima gestione degli affari comunali prima come assessore e poi come sindaco» si sostiene. Con la ulteriore convinzione che «Questo risultato importantissimo per la città (la vittoria nella causa al Tar, Ndc) sia stato volutamente offuscato dalle strumentalizzazioni pretestuose di buona parte delle opposizioni». Quella del 2007 viene invece definita una «Gara sconsiderata con la quale si è provveduto all’affidamento della darsena comunale, effettuata da altra giunta». Ancora «Solo in questi ultimi anni sono arrivate nelle casse comunali delle somme risibili (10mila euro), a fronte di un impegno economico eccezionale», il risvolto pratico stigmatizzato da “Bosa Cominciamo il domani”. Seconda cui «La comunità deve aprire gli occhi e distinguere tra chi agisce in maniera corretta e chi invece si comporta in maniera demagogica e populista, tentando di distorcere la realtà e allontanare l’attenzione dalle cose positive che questa amministrazione sta portando avanti». Nel corso della riunione di giovedì si è parlato anche della questione relativa al Punteruolo rosso, sulla quale le minoranze hanno posto vari quesiti in merito ad una variazione di bilancio. Tra gli argomenti in agenda, prima di arrivare all’approvazione del regolamento e tariffe per l’utilizzo del pulmino per trasporto disabili e anziani, l’aula (dopo il rinvio approvato nella precedente riunione) ha preso in esame la revoca di una delibera approvata ad agosto, che verteva sulla “esternalizzazione mediante concessione amministrativa a soggetti terzi” del mezzo. Altri due punti riguardavano i fondi Plus in tema di programmazione del sub ambito 2 con riferimento al 2015. Con finale discussione sul documento di modifica della stessa programmazione, relativamente però al triennio 2012-2014.

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