La Nuova Sardegna

Oristano

Progetto periferia Est il sindaco esulta: «Un Piano Marshall»

di Enrico Carta
Progetto periferia Est il sindaco esulta: «Un Piano Marshall»

Presentato nel dettaglio il programma appena finanziato Con 52 milioni cambia volto una parte importante di città

31 dicembre 2016
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ORISTANO. Un po’ enfaticamente il sindaco Guido Tendas l’ha ribattezzato il “Piano Marshall” di Oristano. Di fronte a 52 milioni di euro c’è comunque da stare allegri, anche perché gli ultimi chiari di luna erano stati oscurati dalle nuvole nerissime che si addensavano sulle notti della città di Eleonora per la quale i trasferimenti statali erano andati continuamente in picchiata. Il sì della presidenza del Consiglio dei ministri al progetto di riqualificazione urbana “Periferia Oristano Est” cambia le prospettive non solo di una parte importante della città, ma dell’intera comunità e forse del territorio.

Enti pubblici e privati adesso devono iniziare la seconda corsa, perché entro il 28 febbraio dovrà essere firmata la convenzione che farà partire una macchina gigantesca che, da qui all’inizio dell’estate, dovrà mettersi a viaggiare alla velocità di un concorde per arrivare in tempo all’appuntamento e poter così utilizzare il finanziamento.

Per il sindaco è il fiore all’occhiello della consiliatura, anche se sarà dall’inizio della prossima che si inizieranno a raccogliere i frutti. Guido Tendas ha sottolineato come sia stato importante il lavoro di équipe, cominciato con l’idea lanciata dall’assessore ai Lavori pubblici Efisio Sanna poi sposato e portato avanti dagli assessori alla Programmazione, Giuseppina Uda, e all’Urbanistica, Gianluca Mugheddu. Naturalmente è stata indispensabile la collaborazione e il lavoro attento dei dirigenti Mariella Chergia e Giuseppe Pinna, assieme alla collaborazione con la Facoltà di Architettura di Alghero.

La zona scelta va dalle rive più a nord dello stagno di Santa Giusta, che ricadono sul territorio di Oristano, prosegue verso Cuccur ’e Portu e quindi sino all’area della stazione ferroviaria per poi raggiungere il Foro Boario, l’ingresso da Silì e quello da Fenosu. Tutto va ad intrecciarsi col polo intermodale dei trasporti e con una serie di servizi che, in gran parte saranno gestiti dai privati che di tasca tireranno fuori una dozzina di milioni che andranno a sommarsi ai soldi della presidenza delo Consiglio dei ministri e quindi a quelli della Regione.

I dettagli li hanno chiariti i due assessori, i dirigenti, l’architetto Sanna e più ancora i dettagli dell’intervento. Gli interventi a carico degli enti pubblici sono il progetto di alloggi sociali di via Lepanto (6,5 milioni), la riqualificazione di via Aristana e via Arborea (600mila), gli ingressi da Fenosu e Silì (800mila), la riqualificazione delle aree di via Marconi e del Foro boario (2 milioni 188mila), il recupero e la riconversione funzionale dell’ex mattatoio (1 milione) e dell'ex complesso dell'Ente risi (un milione), la valorizzazione dell'area Asl di via Marconi (800mila), la riqualificazione del parco di via Solferino (750mila), l’ex carcere militare (300mila). Altri interventi riguardano la zona della ferrovia (6 milioni), il completamento della rete in fibra ottica e della videosorveglianza nell’area del Centro intermodale (300mila), un fondo di rotazione per le imprese (800mila) e la redazione di piani urbanistici attuativi con studi di fattibilità (639mila). A questi vanno aggiunti gli interventi già avviati nell’area delle case minime (883mila euro), in via Indipendenza (4 milioni 291mila) e dell’area Alquati (3 milioni), più i progetti di riqualificazione delle scuole Grazia Deledda, via Solferino, via Marconi e via Lanusei (un milione 340mila). Naturalmente ci sono da aggiungere gli otto milioni del Centro intermodale per i passeggeri e il mezzo mlione per la viabilità di accesso alla città.

Il Piano Marshall di Oristano è servito. Adesso bisogna coglierne opportunità e vantaggi.

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