La Nuova Sardegna

Oristano

circonvallazione

L’assessore: «Una scelta giusta»

Efisio Sanna spiega le caratteristiche della strada di Sa Rodia

10 febbraio 2017
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ORISTANO. Il sì alla circonvallazione porta le previste contestazioni, ma apre la strada a riflessioni sul tema della viabilità. L’assessore Efisio Sanna difende l’opera, ma sarebbe come chiedere a uno studente se si merita di essere promosso o bocciato. Ad ogni modo dà il suo punto di vista sull’argomento: «L’offerta dei servizi si è sviluppata notevolmente sulla parte ovest. Ad eccezione delle banche tutti i servizi sono localizzati in quella zona: scuole, ospedale, casa di cura, uffici finanziari e pubblici sono solo alcuni esempi. Inoltre sul quel versante si sviluppa il collegamento con la zona industriale nord e con l’uscita sud».

Preambolo che precede l’elenco di quelli che l’assessore ritiene i punti di forza della nuova strada: «Assolve alle funzioni di circonvallazione, è compatibile sotto il profilo urbanistico, comporta una ridotisssima superficie di esproprio, un ridotto consumo di suolo, ha un costo di realizzazione compatibile con il finanziamento. È una strada sicura, con carreggiata ampia, doppie corsie, marciapiede, pista ciclabile, banchine e aiuole di separazione tra carreggiata e fascia ciclopedonale».

La convinzione, della giunta ma non certo dei comitati, è che non costituisca una barriera. «Intercetterà una percentuale di traffico in entrata e in uscita e quello interzonale che oggi si scarica interamente su quei quartieri che hanno vissuto e stanno vivendo un aumento di flussi su strade che non riescono a sopportare il doppio ruolo di viabilità classica interna e viabilità in entrata e in uscita, viabilità di raggiungimento di servizi e viabilità di spostamenti zonali».

Ci penserà quindi la nuova strada a far diminuire il peso del traffico soprattutto dalle direttrici di viale Diaz e via Cagliari e nella viabilità secondaria del quartiere di Sa Rodia.

«I problemi non si risolvono con i cori da stadio e con le inesattezze pubblicate sui social – conclude Efisio Sanna –, ma il nostro senso del dovere e la difficile milizia di amministratori esige che ci si esponga, che si corrano dei rischi, che si assumano delle scelte per il bene comune anche a costo di apparire impopolari e non sempre convincenti dal punto di vista elettorale».

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