La Nuova Sardegna

Oristano

Tendas: «Accuse personali infondate»

di Enrico Carta
Tendas: «Accuse personali infondate»

Il sindaco replica al comitati: «Nessuno trae illeciti giovamenti. Il vostro unico vero collante è l’avversione verso di me»

10 febbraio 2017
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ORISTANO. «A chi giova tutto questo? Alla città». La risposta del sindaco ha un destinatario molteplice e unico allo stesso tempo. Le parole sono per i comitati, ancor di più all’indomani dell’approvazione del progetto definitivo per la circonvallazione andato in archivio con la polemica dei cittadini che hanno assistito alla seduta del consiglio comunale. Si sono girati di spalle nel momento in cui l’aula esprimeva il suo parere per rappresentare tutto il loro disappunto verso quel voto sancito da 13 sì e 7 no.

Ma il comitato contro la circonvallazione è solo uno dei cinque che protestano a gran voce e a loro il sindaco replica: «Una volta di più chi si oppone ai vari progetti cerca di spostare l’attenzione dal merito delle iniziative per sollevare questioni pretestuose e insinuare dubbi e sospetti». Il riferimento è all’intervento ospitato sulle pagine de La Nuova nei giorni scorsi. «Su tutti – prosegue Guido Tendas – c’è il sospetto che ci sia qualcuno che può trarre illegittimamente giovamento dai progetti. Senza raccogliere la provocazione, vogliamo che sia chiaro che ogni scelta viene fatta nella convinzione che vada a beneficio della collettività. Ogni progetto è stato accompagnato da scelte tecniche ragionate e da dibattiti pubblici».

Il primo cittadino elenca poi quelli che ritiene i benefici e spiega perché a giovarne, secondo i piani della giunta, sarà tutta la città: «La circonvallazione agevolerà il sistema della mobilità urbana, decongestionando aree residenziali e migliorando il collegamento tra zone diverse. Il progetto turistico alberghiero della Ivi, che è in discussione da almeno vent’anni, da un lato mira a risanare un’ampia area di Torregrande precedentemente occupata da un insediamento industriale, dall’altro va nella direzione da tutti auspicata, ma da nessuno finora realmente perseguita, di assicurare alla località marina uno sviluppo in chiave turistica».

Più complesso appare il punto di vista a proposito del progetto dell’housing sociale di via Lepanto: «I benefici saranno per quelle persone che, in una zona appositamente individuata dal Piano urbanistico, potranno trovare un’abitazione a prezzi contenuti e sono tanti i cittadini che a Oristano combattono con il problema casa. Ricordo che gli incontri col comitato ci sono stati e se sono avvenuti dopo l’aggiudicazione del bando è solo perché prima il comitato non si era costituito. Ma non si dica che facciamo le cose di nascosto, perché per sessanta giorni era consultabile da tutti il progetto contenuto nel bando ad evidenza pubblica. Ribadisco, evidenza pubblica. Abbiamo anche già indicato alcune soluzioni come la zona a traffico limitato e i passaggi pedonali e ciclabili verso via Sassari e via San Simaco che oggi non sono raggiungibili da via Lepanto».

Sul termodinamico a San Quirico, Guido Tendas ribadisce che il Comune non ha competenze per intervenire: «È la Regione che valuta le questioni ambientali. Ad avvisare il comitato sono stato io stesso, non si dica che non dialogo coi cittadini». Per il Piano urbano della mobilità parlano «Lo spirito costruttivo e la partecipazione alle assemblee pubbliche nei quartieri, per cui non vorrei che il vero collante di questi comitati sia solo l’avversione contro il sindaco celata dalla parola d’ordine: non ci ascolta».

E la protesta con le spalle voltate verso l’aula? «Le istituzioni vanno rispettate anche quando non si condividono le decisioni. Nello stato di diritto ci sono tutte le possibilità di far valere le proprie ragioni e quando le ragioni si scontrano, la democrazia prevede che siano i numeri a portare alla decisione finale».

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