La Nuova Sardegna

Oristano

Meno abbienti, fondi dimezzati

Meno abbienti, fondi dimezzati

San Nicolò Arcidano, il sindaco convoca i beneficiari per spiegare cosa accade

11 febbraio 2017
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ARCIDANO. Il Comune stanzia fondi propri per sostenere i cittadini meno abbienti. Un intervento tampone, quello deciso dalla Giunta per sopperire al drastico taglio dei trasferimenti da parte della Regione che ha più che dimezzato gli stanziamenti, malgrado la povertà sia in crescita. Alle casse comunali, quest’anno arriveranno 29mila euro, contro i 66mila del passato. Nel frattempo, la Regione ha anche modificato il sistema degli interventi che a quanto pare, stanno incontrando non pochi ostacoli di tipo burocratico. Se ne parlerà mercoledì prossimo a mezzogiorno, nell’aula consiliare, in un’assemblea pubblica voluta dal sindaco che ha convocato tutti i disoccupati del paese. «La Regione cancella con un colpo di spugna le linee di intervento finalizzate alle persone bisognose, denominata “ Povertà estreme” e in sostituzione decide di dare attuazione alla Legge 18, sul reddito di inclusione sociale», Scrive il sindaco Emanuele Cera, in una nota.

«Il reddito di inclusione è un contributo che prevede l’impegno della persona interessata alla partecipazione a corsi di formazione e l’accettazione delle offerte di lavoro, un principio completamente diverso rispetto al passato: le povertà estreme avevano prodotto un discreto risultato e permettevano a tante persone di poter contare, a fronte di un impegno civico presso il Comune, con piccoli lavoretti di pulizia, manutenzione e servizio agli anziani, di un aiuto economico importante che leniva, seppur in parte, le sofferenze – spiega Cera –. Nel frattempo siamo bloccati perché l’attuazione del reddito di inclusione sociale prevede l’interessamento al procedimento oltre che del Comune anche del Plus e dell’Inps, con tantissime difficoltà attuative e soprattutto, non si conoscono i tempi di realizzazione degli interventi».

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