La Nuova Sardegna

Oristano

Comunali, colpo di scena il centro guarda a sinistra

di Enrico Carta
Comunali, colpo di scena il centro guarda a sinistra

I suoi tre esponenti di spicco chiedono di valutare un ingresso in coalizione Venerdì si riunisce il direttivo del Pd: ma nel partito ci sono perplessità

15 febbraio 2017
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ORISTANO. Uno sguardo a sinistra. Dal centro non è difficile farlo, ma bisogna capire se è ricambiato oppure no. Gli occhi che si incrociano sono di due freschi innamorati che ci stanno provando oppure l’infatuazione è nel cuore di uno solo dei due? In ogni caso non sarà una storia strappalacrime alla Giulietta e Romeo nè una di quelle più comuni che finiscono sull’altare di una chiesa. La meta ultima è invece Palazzo degli Scolopi, dove non si celebrerà comunque un matrimonio civile, ma dove potrebbe consumarsi un’unione (politica) di fatto sinora inattesa.

Dopo mesi di incontri, stesure di programmi e accordi sulla coalizione che verrà, il centro, che ha amato definirsi civico nonostante la presenza di chi nei partiti politici ha militato praticamente da sempre, è arrivato a un trivio e di fronte a esso ha deciso che forse può essere giunto il momento di svoltare a sinistra. Nei giorni scorsi i padri di questo progetto politico, che si candida a guidare il Comune o comunque a fornire una parte importante di prossimi amministratori, hanno lanciato un sasso nello stagno tutt’altro che immobile del centrosinistra.

Attraverso la mediazione del Partito dei Sardi rappresentato dal consigliere regionale Augusto Cherchi, gli esponenti principali del centro “civico” – Giuliano Uras per l’Udc, Salvatore Ledda e Gianvalerio Sanna che al momento non hanno un’appartenenza politica all’interno di un partito – hanno firmato un documento con il quale chiariscono che il dialogo e un accordo non sarebbero affatto sgraditi. Strizzano l’occhio a chi nel centrosinistra è già dentro ovvero il Pd, l’Upc rappresentato anche dai consiglieri di NoiOr, la civica Insieme e chi con questa coalizione ha avviato un confronto in vista delle elezioni comunali della prossima primavera.

Insomma, c’è il tentativo di formare un cartello elettorale alquanto ampio che certamente darebbe del filo da torcere a tutto il resto della rosa degli aspiranti sindaci. Ma se la matematica non è un’opinione, per qualcuno è opinabile il fatto che si possano sommare numeri di natura così diversa e infatti nel Partito Democratico la proposta è stata accolta con qualche perplessità. In ogni caso c’è un elemento politico nuovo e quindi il segretario cittadino del Pd, Alberto Boasso, ha convocato per venerdì una riunione del direttivo per capire se il matrimonio s’ha da fare oppure se ci si fermerà senza lasciar spazio all’emozione del primo bacio.

«Non abbiamo preclusioni – spiega lo stesso Alberto Boasso –, bisogna però capire quali siano i criteri di questa eventuale alleanza. Non è giusto fare un ragionamento esclusivamente matematico, perché la vera sfida non è la vittoria delle elezioni, ma arrivare ad essa con una compagine in grado di governare la città. Servono coesione e un programma chiaro perché prima delle esigenze di qualsiasi partito ci sono quelle della città e di chi ci abita e la vive».

E in effetti, sebbene non sia ancora il momento di lanciarsi in commenti ufficiali, anche altri esponenti del Pd qualche dubbio lo mostrano. Salvatore Ledda e Giuliano Uras, oltre che sfidanti di Guido Tendas alle scorse elezioni, sono stati duri oppositori durante l’intera consiliatura. Gianvalerio Sanna ha avuto nel suo fidato compagno di avventure politiche, il consigliere comunale Marco Piras, un deciso avversario delle politiche dell’attuale maggioranza, che intanto attende ancora che Guido Tendas faccia un passo indietro o di fianco e lasci ufficialmente il passo al prossimo candidato o, eventualmente, alle primarie. Resta da capire in quanti vi parteciperanno.

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