La Nuova Sardegna

Oristano

Una provincia più vecchia e sempre più spopolata

di Roberto Petretto
Una provincia più vecchia e sempre più spopolata

Nei dati della Cisl il legame tra disoccupazione e abbandono del territorio La segretaria Federica Tilocca: «Scarsa sinergia tra pubblico e privato»

08 marzo 2017
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ORISTANO. Spopolamento e invecchiamento della popolazione: sono due con seguenze della mancanza di lavoro e la Provincia di Oristano ne è particolarmente colpita. Un’analisi della Cisl porta in evidenza numeri eloquenti e preoccupanti: «La nostra provincia è la più anziana d’Italia - ricorda Federica Tilocca, segretaria generale della Cisl Oristanese -. Lo spopolamento del territorio è effetto della disoccupazione». Non è un caso, infatti, che il Comune con il minor numero di senza lavoro è Arborea: i disoccupati sono l’11 per cento. Un’eccezione, un’isola che, nonostante la crisi, continua a essere abbastanza felice. Molto peggio vanno le cose in altre zone della provincia. Il centro con la percentuale più alta di inattivi è Nughedu Santa Vittoria (35,3 per cento). A Terralba la percentuale dei disoccupati raggiunge il 24 per cento, a Bosa il 19.

«La Cisl - sostiene Federica Tilocca - non può assecondare politiche che negli ultimi anni hanno prodotto solamente la fuga dei giovani e lo spopolamento».

Ed ecco altri dati preoccupanti: «Tra il 2008 e il 2015 l’Oristanese ha perso 6 mila abitanti (da 167.000 si è passati a 161 mila). Questo territorio non ha neppure l’alibi di essere una zona interna, dove non si riescono a trovare alternative valide all’allevamento e alla pastorizia».

Secondo la segretaria della Cisl c’è una ragione di fondo: «Causa principale di questa situazione la scarsa sinergia pubblico-privato. Un banco di prova della auspicata collaborazione tra le due realtà saranno la valorizzazione e lo “sfruttamento” a fini territoriali dei tesori di Mont’e Prama» anche se «il turismo da solo non può risolvere i problemi lavorativi del territorio».

Ecco perché puntare sulla vocazione storica del territorio, l’agroindustria, supportando però lo sviluppo del settore dotando la provincia di infrastrutture moderne e efficienti. La Cisl ha in mente una lista delle priorità: «La rete dei trasporti e delle infrastrutture diventa fondamentale: necessaria la ristrutturazione del porto di Oristano, la realizzazione di un efficace raccordo tra porto e strada statale 131, completamento del raccordo ferroviario- porto di Oristano. E poi rilancio dell'aeroporto di Fenosu per traffico merci e voli turistici».

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