La Nuova Sardegna

Oristano

Carnevale di Bosa regole più ferree ma serve tolleranza

di Alessandro Farina

Critiche all’organizzazione e ai servizi disposti dal Comune Il sindaco: goliardia ingovernabile, ma qualcosa va corretto

21 marzo 2017
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BOSA. Il carnevale bosano è stato un successo di pubblico, ma il suo svolgimento non ha trovato concordi tutti i residenti, che hanno inviato una petizione al sindaco e all’assessore al turismo Luigi Campus.

Le critiche non hanno trovato impreparato il primo cittadino che anzi le ha ritenute fondate. «In effetti alcune osservazioni appaiono fondate, l’amministrazione interverrà per evitare che si ripetano alcuni comportamenti oltre le righe», annuncia il sindaco Luigi Mastino. La città intanto si spacca: tra chi pensa che per carnevale la tolleranza debba essere a 360 gradi e chi invece ritiene che su alcune derive sia ora di intervenire, mentre per altri il tema non dovrebbe neanche assurgere agli onori della cronaca.

I dubbi di una trentina di residenti però non sono passati inosservati. La petizione al sindaco riguarda la regolamentazione delle sfilate dei bambini, la delocalizzazione di eventi, una maggiore attenzione ai decibel sparati in area urbana, e una diversa organizzazione del servizio di raccolta di rifiuti, anche con il rinforzo di contenitori per l'immondizia e bagni chimici. «Il carnevale che si celebra a Bosa è legato ad una altissima autonomia dei partecipanti», ammette il sindaco, ma ironia, goliardia e allusioni varie non possono sicuramente essere governate da regole e ordinanze.

Su maleducazione e vena vandalica, segnalati anche nella petizione, però, qualcosa evidentemente il Comune vuole dirla. Anche perché di certo alcune degenerazioni non fanno parte né della tradizione culturale e di ospitalità locale, né delle canoniche regole di alcuni appuntamenti storici. L'indirizzo insomma è di intervenire in alcuni aspetti della kermesse che va in scena tra le vie cittadine nel Karrasegare 'Osincu. «Nella sfilata dei bambini non è concepibile che ci si fermi a consumare bevande alcoliche - dice il sindaco -, e sarà necessario trovare risposta anche alla questione dei gas di scarico dei carri. Occorre un’organizzazione più attenta, in collaborazione con associazione Karrasegare 'Osincu e Pro Loco».

Mastino invita però tutti alla pacatezza: «Occorre comprendere che il Carnevale è un'occasione economica e di promozione per la nostra città, ma giustamente è anche necessario cercare di non trascendere», conclude.

Il dibattito ovviamente resta aperto, e probabilmente non mancheranno nei prossimi giorni altri chiarimenti e interventi. Alcune questioni ad esempio saranno all’ordine del giorno di una imminente riunione del direttivo dell'associazione Karrasegare 'Osincu, che promuove e sostiene da anni la valorizzazione della festa di popolo del carnevale di Bosa.

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