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Oristano

l’operazione

Pescatori di frodo denunce e sanzioni per 10mila euro

Pescatori di frodo denunce e sanzioni per 10mila euro

ORISTANO. L’ultima operazione risale a ieri mattina, quando il nucleo ispettivo della Guardia costiera ha rilevato la presenza di due pescatori subacquei, intenti a pescare ricci con un’unità d’appogg...

24 marzo 2017
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ORISTANO. L’ultima operazione risale a ieri mattina, quando il nucleo ispettivo della Guardia costiera ha rilevato la presenza di due pescatori subacquei, intenti a pescare ricci con un’unità d’appoggio, fuori dai limiti consentiti dalle licenze di pesca sportiva. I due sub si sono visti comminare sanzioni amministrative per complessivi 8mila euro. Naturalmente, il pescato è stato sequestrato e restituito all’ambiente marino. È stata una settimana intensa, quella passata, per gli uomini della Guardia Costiera di Oristano che, durante l'attività di contrasto alle violazioni in materia di pesca marittima, hanno effettuato numerosi controlli a mare a pescatori professionali e sportivi e specifici controlli a terra in ristoranti e punti di vendita all'ingrosso e al dettaglio. Nell'ambito di questi controlli, nella serata del 15 marzo un nucleo ispettivo del Comando ha svolto controlli in alcuni ristoranti della zona. In uno, gli uomini della Guardia costiera hanno trovato 10 chili di arselle prive della documentazione sanitaria e di tracciabilità. Per questo motivo le arselle sono state sequestrate, mentre il ristoratore è stato multato con 1500 euro per la mancata tracciabilità del prodotto.

Nella mattinata del 16 marzo, altri controlli lungo il litorale per contrastare il fenomeno della pesca di frodo. Sono state elevate tre sanzioni amministrative per la pesca sportiva a cui sono susseguiti altrettanti sequestri degli attrezzi non consentiti. Il giorno dopo, il nucleo ispettivo ha identificato e sanzionato un individuo intento nella pesca abusiva di arselle nelle acque che costeggiano la provinciale 97. Al trasgressore è stata comminata una multa. Sono stati sequestrati gli attrezzi da pesca e il pescato per un quantitativo di quattro chili che successivamente è stato rimesso in mare.

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