La Nuova Sardegna

Oristano

Partigiani oristanesi la ricerca dell’Anpi su nomi, volti e storie

Partigiani oristanesi la ricerca dell’Anpi su nomi, volti e storie

Le vicende poco note dei protagonisti della Liberazione Per ognuno di loro ricostruita anche una breve biografia

05 aprile 2017
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ORISTANO. Ci furono anche quattordici oristanesi a combattere nelle file della Resistenza. Partigiani impegnati a liberare l’Italia dall’esercito nazista. È un capitolo importante della Storia contemporanea praticamente sconosciuto e che la sezione di Oristano dell’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani, sta provando a riscrivere attraverso la realizzazione di un atlante dei partigiani oristanesi con tanto di mappa interattiva. Un progetto ambizioso l’Anpi provinciale presenterà in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile. Ieri, nel corso di una conferenza stampa, la presidente dell’Anpi di Oristano, Carla Cossu, ha anticipato una piccola parte della ricerca che l’associazione sta svolgendo in collaborazione con l’Istituto per la storia dell’antifascismo e dell’età contemporanea nella Sardegna centrale. «Un progetto iniziato quest’anno – ha spiegato Carla Cossu – conla realizzazione di un manifesto e un pieghevole con mappa geografica, cartacea e interattiva, nella quale, ado ogni paese dell’Oristanese sono associate tante sagome corrispondenti ai partigiani censiti e riconosciuti. Per ciascuno, compare una legenda con i nomi e una sintesi biografica, Nella mappa interattiva multimediale ci saranno anche i link per accedere alle notizie e agli archivi dai quali sono state tratte le informazioni». L’Anpi è riuscita a risalire a quasi una cinquantina (numero destinato a salire) di partigiani originari della provincia di Oristano, dei quali, sedici di Oristano. Alcuni nomi sono piuttosto noti, come quello di Flavio Busonera, il medico impiccato dai fascisti in Veneto, oppure Ovidio Addis, futuro sindaco di Seneghe, che partecipò al conflitto a fuoco aperto contro i tedeschi che tentavano di minare il ponte Mannu sul Tirso, dal battaglione del 132. Reggimento Fanteria Sardus Fontana. Ieri, il direttore dell’Istasac di Nuoro, Aldo Borghesi, ha ricordato anche la “battaglia di La Maddalena”, sostenuta da militari italiani sotto la guida di pochi ufficiali contro i tedeschi che avevano occupato la base per navale, nella quale si distinse e venne decorato al valore Gesuino Corrias da Terralba. «Tanti sardi, militari sbandati, emigrati economici, partecipano alla lotta di Liberazione in ogni parte d’Europa», ha precisato. Furono 22 i caduti, otto in combattimento, cinque in eccidi, come a Sutri il che fra le vittime vide gli oristanesi Piero Barcellona, Piero Contini, Pasqualino Mereu e l’alerese Emilio Coni. L’Anpi ha anche bandito un concorso rivolto agli studenti delle terze Medie, intitolato a Flavio Busonera. Concorso che si propone «di promuovere nelle generazioni, la consapevolezza diel percorso che ha portato alla nascita della Repubblica italiana, della Costituzione e della Libertà degli italiani». Gli elaborati(saggi, temi, racconti, fumetti, anche in modalità multimediale) dovranno pervenire entro il 10 aprile e saranno valutati da una giuria composta da giornalisti e dalla stessa presidente dell’Anpi, Carla Cossu. La premiazione avverrà nei giorni precedenti al 25 aprile, al Centro Giovani, appunto dedicato a Flavio Busonera.

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