La Nuova Sardegna

Oristano

Fuochi d’artificio, la Questura blocca l’autorizzazione

di Michela Cuccu
Fuochi d’artificio, la Questura blocca l’autorizzazione

Otto comuni hanno presentato richieste incomplete Qualche giorno fa l’Enpa aveva segnalato il caso dei siti Sic

14 aprile 2017
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ORISTANO. Le proteste dell’Enpa sono state ascoltate. La Questura non ha concesso le autorizzazioni per gli spettacoli pirotecnici in programma per i prossimi giorni a Cabras, Baratili San Pietro, Masullas, Nurachi, Riola Sardo, Santa Giusta, Zerfaliu e Palmas Arborea. «Mancano, a seconda dei casi, indicazioni essenziali sulla tipologia dei fuochi d’artificio da impiegare, sulle distanze di sicurezza e sui siti prescelti per lo sparo, nonchè sono state rilevate incongruenze circa l’impiego dei prodotti a effetto scoppiante», si legge in una nota che, tradotta dal linguaggio burocratico, rivela come nelle richieste di autorizzazione non siano stati indicati con chiarezza alcuni aspetti, non secondari e comunque, previsti alla Legge. Secondo la questura, infatti, «le incongruenze non consentono di predisporre i relativi controlli e servizi di sicurezza». Questione che la questura definisce «lungi dall’essere formale, può avere anche riflessi concreti sull’incolumità dei cittadini ad assistere agli eventi». La questura sta anche verificando i rilievi che nei giorni scorsi l’Ente nazionale per la protezione animale aveva sollevato perplessità per la scelta da parte dei Comuni di Santa Giusta, Palmas Arborea, Cabras, San Vero Milis, Riola Sardo e Nurachi, che erano stati diffidati dall’associazione «dall'autorizzare spettacoli pirotecnici negli stagni classificati come Sic, siti di importanza comunitaria». Una protesta che non si era originata all'improvviso, ma basata su precedenti episodi e segnalazioni: «L'anno scorso - si legge in un comunicato dell'Enpa - nonostante le nostre proteste, i fuochi d'artificio sono stati sparati addirittura dal centro dello stagno, tramite l'utilizzo di barconi. Questo ha causato una gravissima situazione di stress e disturbo biologico alla fauna selvatica nidificante, e particolarmente protetta». Aspetto che ora è anche al vaglio degli organi di polizia.

Così è scattata una vera e corsa contro il tempo da parte di Comuni e comitati organizzatori per ripresentare le richieste di autorizzazione. Ieri in proposito c’è stato un incontro tra il questore Giovanni Aliqu, i funzionari prefettizi e alcuni sindaci.

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