La Nuova Sardegna

Oristano

Pesca, indennizzi negati: governo sotto accusa

di Michela Cuccu
Pesca, indennizzi negati: governo sotto accusa

Rimborsi previsti solo per gli animali da allevamento: esclusi i pesci degli stagni. Regione e Coldiretti chiedono modifiche ad un recente decreto interministeriale

25 aprile 2017
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ORISTANO. Il decreto interministeriale sui danni derivati dalla fauna selvatica, esclude le peschiere. E la prospettiva, cioè il mancato inserimento dei pescatori tra coloro che ricevono compensazioni, non piace alla Regione. Da qui l’intervento dell’assessore all’Ambiente, Donatella Spano, che ha inviato al Governo alcune proposte di emendamento. La notizia è contenuta in un comunicato della Coldiretti provinciale, che riferisce dell’intervento avviato dalla Giunta presso il tavolo tecnico nazionale, coordinato dal Consiglio dei ministri, che in questi giorni sta lavorando ad un nuovo decreto sui danni provocati alle colture dagli animali selvatici e la necessità di regolare meglio il sistema degli indennizzi.

Le proposte dell’assessore Spano sono condivise dalla Coldiretti. La bozza del decreto interministeriale esclude da ogni tipo di risarcimento le peschiere.

Lo chiarisce subito l’articolo 1 del decreto, del quale, la Regione, ora chiede la modifica. «Vengono considerati danni solo le perdite di animali “oggetto di allevamento” – si legge in una nota diffusa dal presidente provinciale della Coldiretti, Giovanni Murru – diversamente le perdite subite nei compendi ittici sardi resterebbero escluse dal diritto di corresponsione degli indennizzi, in quanto la pesca in genere avviene su pesce da rimonta naturale dal mare e non da allevamento». Per Coldiretti i danni subiti dai cormorani, nel caso delle peschiedere dell’Oristanese, sono ingenti, al punto da mettere a rischio la sostenibilità delle imprese ittiche. «L’ incubo dei danni causati da varie specie nocive è una costante nei campi e compendi ittici oristanesi con perdite economiche rilevanti che minano il lavoro e la produttività di tanti operatori agricoli e della pesca», scrive infatti Coldiretti.

«La posizione assunta dall’ assessore fornisce una risposta alle richieste di Coldiretti e pescatori sul fronte indennizzi. Un’azione tempestiva da parte dell’assessore – continua Murru – che pone all’attenzione i problemi dei compendi ittici sardi». Murru si augura che il nuovo decreto preveda anche un meccanismo di indennizzo congruo per quelle specie oggi non considerate contenibili e prive di indennizzi, come i fenicotteri. «Bisogna provvedere – conclude – anche alla revisione dei piani di contenimento dei vari nocivi (cornacchie, cinghiali e nutrie), partendo dalla rilevazione dei dati sulla loro presenza».

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