La Nuova Sardegna

Oristano

Guerra contro la Sla: giovane malato oggi incontra Obama

di Roberto Petretto
Guerra contro la Sla: giovane malato oggi incontra Obama

L’impegno di Paolo Palumbo per chi soffre di disfagia Il libro, la sperimentazione e forse l’aiuto dell’ex presidente

09 maggio 2017
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ORISTANO. L’incontro che non ti aspetti: da una parte un giovane oristanese, ventenne con la passione per la cucina e la sventura di essere stato colpito da una grave malattia neurodegenerativa. Dall’altra colui che sino a pochi mesi fa era l’uomo più potente della terra. Paolo Palumbo e Barack Obama si incontreranno oggi a Milano alla Fiera di Rho dove l’ex presidente Usa parteciperà a “Seeds&Chips - The Global Food Innovation Summit”, evento ideato da Marco Gualtieri. È stato lo stesso Marco Gualtieri a propiziare l’incontro tra l’ex presidente Usa e il giovane malato di Sla oristanese dopo essere stato contattato dal padre del ragazzo, Marco Palumbo. L’incontro dovrebbe avvenire prima dell’intervento di Obama a “Seeds&chips”.

Sono giorni di grandi e importanti appuntamenti per il giovane oristanese appassionato di cucina che sogna di diventare uno chef. Ieri a Roma è stata presentata un’iniziativa legata al libro che Paolo Palumbo ha scritto insieme con lo chef Luigi Pomata.

Si chiama “Il gusto della vita”: è un tampone che sprigiona i sapori di alcuni piatti tipici, dalla carbonara al tiramisù, per restituire la gioia del cibo e dei sapori a chi per colpa di malattie neurodegenerative come la Sla non può più mangiare in modo naturale.

La sperimentazione avviene nei Centri Nemo di Milano, «ma presto potrebbe diventare realtà». È il progetto nato da un’idea di Paolo Palumbo, autore del libro: “Sapori a colori. Sconfiggere la malattia con la buona cucina” presentato ieri a Roma, nell’aula Aldo Moro di Montecitorio.

Paolo Palumbo non si è fermato al libro, ma è al lavoro sul tampone che restituisce il gusto: «Si tratta di mettere in produzione un tampone - ha spiegato Paolo Palumbo - che è una sintesi “chimica” di sapori attraverso la cucina molecolare che, introdotto in bocca, sprigiona i gusti, ridando gioia a chi anche da decine di anni magari si nutre con un sondino e non può più mangiare naturalmente».

Praticamente «tiriamo fuori tutti gli aromi della ricetta - spiega Marco Palumbo, papà di Paolo, che condivide con lui il progetto - per esempio con la carbonara separiamo gli ingredienti, così il paziente tramite il tampone può sentire i sapori dell’uovo, della pasta, del guanciale come se mangiasse dalla forchetta».

«Il brevetto è stato già depositato - prosegue Marco Palumbo - e il tampone è stato testato su 10 pazienti del centro Nemo con ottimi esiti. Chi lo ha provato è rimasto estasiato. Manca ancora poco, poi sarà a disposizione di tutti i malati, forse tra due mesi».

Il libro di Paolo Palumbo, giovane appassionato di cucina, è stato realizzato in collaborazione con lo chef Luigi Pomata. Il libro raccoglie 52 piatti unici, ricette che hanno «un unico obiettivo: restituire la gioia del cibo e dei sapori a coloro che a causa della malattia l’hanno persa».

Un percorso ambizioso quello intrapreso da Paolo Palumbo, che ha trovato diversi sostenitori. La presentazione alla Camera dei Deputati e l’inatteso incontro di Paolo con Barak Obama sono passi importanti dai quali potrebbero nascere nuove prospettive.

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