La Nuova Sardegna

CABRAS. Prendere coscienza di quanto sia fragile il nostro ambiente, curare maggiormente il territorio, rispettare gli altri esseri viventi che si riproducono all’interno di aree protette. Con queste premesse si è svolto ieri pomeriggio un evento promosso da diverse associazioni ambientaliste. L’iniziativa, denominata ”GuardaDoveVai”, si è proposta di far conoscere un’area, quella dello stagno, che riveste grande interesse naturalistico e faunistico, da osservare con discrezione per non disturbare le specie che vi nidificano, e da proteggere. Il nome alla manifestazione (alla quale hanno partecipato la Fondazione Centro Marino internazionale, l’Istituto Comprensivo cabrarese, Coldiretti di Oristano, la Sezione Afni sardegna e un comitato spontaneo di cittadini locali) è stato dato da Italia Nostra, Wwf e Lipu, e vuole mettere in evidenza l’importanza che riveste, al fine della conservazione dell’ambiente, un uso consapevole del territorio. L'obiettivo dell'evento è stato quello di sensibilizzare la comunità sul tema dell’abbandono dei rifiuti e su un adeguato utilizzo dei beni comuni. Il contrasto tra la bellezza dell'ambiente naturale e l'ambiente deturpato dall'incuria e dalle discariche abusive crea non solo un problema ambientale, ma anche di igiene pubblica e un danno per l'immagine del paese e dell'economia turistica. Quattro le soste. La prima di fronte stagno, dove un pescatore ha parlato dell’attività legata alla pesca; la seconda nel boschetto di eucalipto che si trova lungo la strada sterrata che costeggia lo stagno, dove un esponente di Italia Nostra è intervenuto sul problema dei rifiuti; la terza in prossimità dello stagno, dove Rosalba Murgia, ricercatrice dell’Imc, ha dialogato sui vari tipi di flora presente, nel passato utilizzata per le proprietà curative; la quarta a Pauli ‘e Sali, dove, con la Lipu, sono state osservate le colonie di volatili presenti.(pi.maro.)