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L’Ulivo della legalità per le vittime delle mafie

L’Ulivo della legalità per le vittime delle mafie

TRESNURAGHES. Si chiude con la posa dell’ulivo della legalità, e la lettura di una serie di brani in ricordo del sacrificio di chi ha lottato contro la Mafia e l’illegalità, il percorso di...

25 maggio 2017
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TRESNURAGHES. Si chiude con la posa dell’ulivo della legalità, e la lettura di una serie di brani in ricordo del sacrificio di chi ha lottato contro la Mafia e l’illegalità, il percorso di formazione dei ragazzi delle scuole medie di Tresnuraghes. Un progetto, dal tema “Lib(e)riamoli,” che ha richiesto l’interno anno scolastico, con approfondimenti sulla violenza contro le donne, il bullismo, la Shoah, le Foibe, la lotta alle mafie, e la lettura da parte dei ragazzi di tre testi su Falcone e Borsellino, e sul sacrificio degli uomini di scorta, tra cui l’agente originaria di Sestu Emanuela Loi. Il progetto è stato curato dalle insegnanti Mariolina Ganassi, Olga Tirloni, Cinzia Loi e dalle docenti del tempo prolungato. La cerimonia, preceduta dalla posa di un ulivo curata dalla ditta Galleri di Tresnuraghes, si è svolta martedì dalle 13 nel cortile della scuola. Alla presenza del sindaco, che ha rivolto un saluto ai presenti, del dirigente dell’Istituto comprensivo di Bosa, del maresciallo della locale stazione Carabinieri, del parroco di Tresnuraghes, dei ragazzi delle tre classi della scuola media e dei bambini della scuola dell’infanzia, che si sono presentati con un colorato striscione. Occasione a chiusura del percorso scolastico per leggere alcuni stralci della lettera che il figlio di Paolo Borsellino, Manfredi, ha scritto al padre dopo il tragico attentato a Palermo, dove il magistrato e gli uomini della scorta hanno perso la vita. Nel pomeriggio gli studenti delle medie hanno incontrato il giudice Gilberto Ganassi, procuratore aggiunto presso il tribunale di Cagliari.(al.fa.)
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