NORBELLO
Produzioni locali fuori dal sommerso, aiuto del Comune
NORBELLO. Dare il giusto risalto al valore delle produzioni locali e far emergere il sommerso è il duplice obiettivo che l’amministrazione comunale si è prefissata nel portare avanti l’idea di una...
14 giugno 2017
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NORBELLO. Dare il giusto risalto al valore delle produzioni locali e far emergere il sommerso è il duplice obiettivo che l’amministrazione comunale si è prefissata nel portare avanti l’idea di una “Casa dei prodotti”. L’intento dichiarato dalla giunta di Matteo Manca è di incentivare la regolarizzazione delle attività di quanti a Norbello trasformano alimenti freschi o a lunga conservazione in modeste quantità per trarne un piccolo sostentamento economico.
Per i cittadini disposti a diventare artigiani agroalimentari a tutti gli effetti si aprirebbe la prospettiva di avviare una vera e propria attività economica con maggiori possibilità di piazzare gli articoli sui mercati locali. A favorire questo salto di qualità potrebbe essere soprattutto il marchio unico delle produzioni locali caldeggiato dall’amministrazione norbellese.
Per la creazione e l’istituzione del contrassegno il Comune si avvarrà della consulenza di esperti, e sempre ai professionisti si affiderà per offrire supporto e assistenza tecnica ai produttori che intraprenderanno il percorso.
In questo momento sono circa una decina le persone interessate al progetto, che inizialmente riguarderà produzione e la vendita della pasta artigianale, dei dolci e di sottoli.
L’assistenza tecnica è uno degli aspetti più importanti di cui si farà carico l’ente locale, che però si è assunto anche l’onere di offrire un’adeguata sistemazione logistica a chi cibduvuderà uanti vorranno condividere il progetto.
La sede destinata ai produttori locali è il caseggiato denominato “S’istalla de tziu Tola”, edificio ristrutturato e aperto in anni recenti ma che per essere convertito in Casa dei prodotti dovrà essere sottoposto a qualche intervento di adeguamento. In particolare, si tratta di eseguire i lavori edili e di messa a norma necessari. E la conversione dell’edificio pubblico in punto vendita e di esposizione dei prodotti nostrani potrà dirsi completata.
Maria Antonietta Cossu
Per i cittadini disposti a diventare artigiani agroalimentari a tutti gli effetti si aprirebbe la prospettiva di avviare una vera e propria attività economica con maggiori possibilità di piazzare gli articoli sui mercati locali. A favorire questo salto di qualità potrebbe essere soprattutto il marchio unico delle produzioni locali caldeggiato dall’amministrazione norbellese.
Per la creazione e l’istituzione del contrassegno il Comune si avvarrà della consulenza di esperti, e sempre ai professionisti si affiderà per offrire supporto e assistenza tecnica ai produttori che intraprenderanno il percorso.
In questo momento sono circa una decina le persone interessate al progetto, che inizialmente riguarderà produzione e la vendita della pasta artigianale, dei dolci e di sottoli.
L’assistenza tecnica è uno degli aspetti più importanti di cui si farà carico l’ente locale, che però si è assunto anche l’onere di offrire un’adeguata sistemazione logistica a chi cibduvuderà uanti vorranno condividere il progetto.
La sede destinata ai produttori locali è il caseggiato denominato “S’istalla de tziu Tola”, edificio ristrutturato e aperto in anni recenti ma che per essere convertito in Casa dei prodotti dovrà essere sottoposto a qualche intervento di adeguamento. In particolare, si tratta di eseguire i lavori edili e di messa a norma necessari. E la conversione dell’edificio pubblico in punto vendita e di esposizione dei prodotti nostrani potrà dirsi completata.
Maria Antonietta Cossu