La Nuova Sardegna

Oristano

Ballottaggio, primo duello tra i candidati 

di Enrico Carta
Ballottaggio, primo duello tra i candidati 

Elezioni comunali, i due aspiranti sindaci Andrea Lutzu e Maria Obinu iniziano il loro confronto in vista della sfida decisiva

15 giugno 2017
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ORISTANO. Domenica scorsa ha chiuso col 29,6% di preferenze. Adesso c’è il secondo round per il quale Andrea Lutzu si prepara. È il candidato del centrodestra sostenuto da Forza Italia, Riformatori Sardi, Fortza Paris, Un’altra Oristano e Fratelli d’Italia.

Meno undici al ballottaggio. Dopo il risultato del primo turno sente già la vittoria in tasca?

«Siamo zero a zero. In passato, già in un’occasione avvenne che il candidato che era in testa venisse sorpassato. Era il 1994 e allora andò male a Marco Martinez, anche se le dinamiche politiche erano diverse. C’è una tendenza a me favorevole, dimostrata anche da un po’ di voto disgiunto a mio vantaggio e questa tendenza va consolidata. Lo faremo da soli senza apparentamento perché è del tutto controproducente».

Se verrà eletto sindaco potremmo avere per l’ennesima volta, tra consiglieri e possibili assessori, una serie di volti non esattamente nuovi: Antonio Franceschi, Gianfranco Licheri, Francesco Pinna, Davide Tatti, Angelo Angioi, Mauro Solinas, Mauro Licandro.....

«Vero, ma ci sono anche persone come Antonio Iatalese, Luigi Mureddu, Massimiliano Sanna e altri che non hanno ricoperto incarichi amministrativi. Con me ci sono consiglieri con un curriculum politico datato, ma anche novità. Sono elementi validi che possono fare l’assessore in una mia giunta, ma ancora non abbiamo deciso nulla sulla sua composizione».

A proposito di un’eventuale amministrazione targata Andrea Lutzu: quanto saranno ingombranti le presenze di Oscar Cherchi, Attilio Dedoni e altri big del centrodestra?

«Governo io, non loro. Senza dimenticarmi degli alleati e di chi ha creduto in me scegliendomi come candidato sindaco. Basti pensare che nel momento in cui è stata decisa la mia candidatura ho incontrato prima i candidati consiglieri che i “capi” del centrodestra».

Se vince, si trova la tavola ben apparecchiata dal tanto criticato Guido Tendas, che le lascerebbe in eredità i progetti della Ivi a Torregrande, i lavori del mercato civico di via Mazzini e il programma Oristano Est. Forse Tendas non è andato così male come dite.

«Ho già chiarito che il prossimo sindaco deve smettere di lamentarsi di ciò che gli ha lasciato o non gli ha lasciato il predecessore. Deve invece viaggiare spedito sulle cose buone che la precedente amministrazione lascia in eredità e catturare nuove opportunità. Ci sono anche cose positive fatte dalla giunta uscente e io stesso sul Programma Oristano Est ho fatto una costruttiva chiacchierata con Guido Tendas. Su altre cose invece sono stati fatti degli errori e lì bisogna essere subito incisivi. Gli esempi sono la circonvallazione e la scelta dei dirigenti».

Avete coalizioni simili per composizione e programmi non troppo differenti con la sua avversaria. Perché votare per lei al ballottaggio?

«Non siamo uguali. Abbiamo entrambi programmi validi, ma in questo momento è meglio l’alternanza. Io sarei più incisivo nelle politiche fiscali, sul centro storico, sulle frazioni, su Abbanoa. Ritengo di avere maggiore credibilità in questo momento.

Chi vince?

«Io, di misura».

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