La Nuova Sardegna

Oristano

Primi segnali positivi per l’ospedale di Bosa  

di Alessandro Farina
Primi segnali positivi per l’ospedale di Bosa  

Arrivano da Cagliari dopo la manifestazione regionale sulla sanità Cherchi (PdS): «Ho ottenuto la conferma di medicina, chirurgia, pronto soccorso»

08 luglio 2017
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BOSA. Sono trascorse da pochi minuti le 23 di giovedì 6 giugno quando, dopo una giornata scandita dallo sciopero di sindacati, personale e supporto di amministratori in tema di difesa dei servizi sanitari tenutosi in mattinata a Cagliari, il consigliere regionale Augusto Cherchi annuncia l’esito della discussione in commissione regionale sanità sulla proposta di legge della giunta in merito al futuro delle strutture ospedaliere in Sardegna. Che per l’ospedale Mastino di Bosa e altri piccoli ospedali dell’isola ipotizzava uno status di “stabilimento in zona disagiata”, ma con una serie di paletti giudicati da più parti l’anticamera per un depotenziamento dei servizi di Pronto soccorso e Chirurgia.

Un macigno indigeribile per comunità già in perenne lotta con i limiti della rete viaria di collegamento con i principali ospedali isolani. L’annuncio da Cagliari sa di prima battaglia vinta, nell’attesa che la legge approdi in aula. «In commissione Sanità con pazienza, lavoro e studio costante, sono riuscito ad ottenere che nel documento di riforma l'ospedale di Bosa (e gli altri ospedali di zona disagiata) mantenga la medicina, la chirurgia (con l'urgenza chirurgica) il pronto soccorso e i servizi annessi», ha detto Augusto Cherchi.

«La Commissione apporta le modifiche a garanzia del mantenimento dei piccoli ospedali. Questo conferma quanto da anni si diceva e ci dicevamo tra noi: se non si modificava la proposta della Giunta regionale e la conseguente proposta della Asl di Oristano, il futuro dell’ospedale di Bosa era segnato. Significa anche che le nostre preoccupazioni erano fondate e che le cose che dicevamo non erano fesserie o falsi allarmismi», commenta l’ex sindaco Piero Franco Casula ieri mattina.

Per il sindaco di Bosa, Luigi Mastino, l’approdo in commissione è invece figlio di un lavoro collettivo: «Si vedono i risultati positivi di un’azione comune e con obiettivi condivisi svolta dal Consiglio comunale insieme ai consiglieri regionali, che ringrazio per l’impegno dimostrato per la salvaguardia e tutela dei servizi dell’ospedale di Bosa». Mastino richiama il documento votato all’unanimità qualche giorno fa in aula, dopo un confronto mattutino alla presenza di Antonio Solinas, Mario Tendas, Alfonso Marras e Domenico Gallus, e all’incontro del PdS tenuto da Augusto Cherchi in tema di riforma ospedaliera in Sardegna.

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