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Mare inquinato a Turas, il Comune: «Noi in regola»
MODOLO. Totale rispetto dei parametri di legge, grazie all’attenzione dedicata dall’amministrazione alla depurazione, certificati dalle analisi condotte da un laboratorio indipendente. Il Comune...
22 luglio 2017
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MODOLO. Totale rispetto dei parametri di legge, grazie all’attenzione dedicata dall’amministrazione alla depurazione, certificati dalle analisi condotte da un laboratorio indipendente. Il Comune pubblica i dati sui campionamenti effettuati da un laboratorio cagliaritano che ha fatto le verifiche per tutto il 2017 sull’acqua in uscita dall’impianto di depurazione gestito direttamente dal Comune. Le analisi si sono svolte con un doppio prelievo, il 18 maggio e l’8 luglio, e con la comparazione di due campioni prelevati da un rubinetto di una casa privata in un Comune che non gestisce direttamente il servizio idrico e dall’uscita del depuratore di Modolo, a gestione diretta del Comune, prima dell’immissione dei reflui depurati nel ruscello che si dirige verso il mare di Turas.
Tutto ciò aveva un obiettivo: far emergere che sono stati rispettati tutti i parametri e mostrare l’alto grado di attenzione che viene dedicato alla depurazione dei reflui. Questo serve per dimostrare l’estraneità rispetto all’alta contaminazione batterica rilevata dalle analisi di Goletta Verde del 16 giugno nella zona della foce del Rio Turas, che si getta nella omonima baia nel territorio di Bosa.
È questa una delle cinque località dove i dati di Goletta Verde hanno riscontrato parametri non in linea con i limiti di legge e la presenza di inquinamento organico. L’amministrazione ora risponde che la causa non è da ricercarsi dalle acque in arrivo dall’impianto di depurazione del paese.
«Rimettiamo i dubbi e le riserve nelle mani di chi ne ha competenza, affinché siano definitivamente individuate le cause reali di un tale livello di inquinamento», l’auspicio degli amministratori, anche perché l’ente non dispone di un proprio laboratorio e, in ogni caso le verifiche, perché abbiano valore all’esterno, devono essere effettuate da professionisti imparziali, a loro volta sono sottoposti a verifica dalle agenzie preposte. (al.fa.)
Tutto ciò aveva un obiettivo: far emergere che sono stati rispettati tutti i parametri e mostrare l’alto grado di attenzione che viene dedicato alla depurazione dei reflui. Questo serve per dimostrare l’estraneità rispetto all’alta contaminazione batterica rilevata dalle analisi di Goletta Verde del 16 giugno nella zona della foce del Rio Turas, che si getta nella omonima baia nel territorio di Bosa.
È questa una delle cinque località dove i dati di Goletta Verde hanno riscontrato parametri non in linea con i limiti di legge e la presenza di inquinamento organico. L’amministrazione ora risponde che la causa non è da ricercarsi dalle acque in arrivo dall’impianto di depurazione del paese.
«Rimettiamo i dubbi e le riserve nelle mani di chi ne ha competenza, affinché siano definitivamente individuate le cause reali di un tale livello di inquinamento», l’auspicio degli amministratori, anche perché l’ente non dispone di un proprio laboratorio e, in ogni caso le verifiche, perché abbiano valore all’esterno, devono essere effettuate da professionisti imparziali, a loro volta sono sottoposti a verifica dalle agenzie preposte. (al.fa.)