La Nuova Sardegna

Oristano

ambiente 

Sedilo bonifica la cava nell’area di San Basilio

di Maria Antonietta Cossu

L’intervento servirà per recuperare il sito utilizzato sino alla metà del secolo scorso

22 luglio 2017
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SEDILO. Il Comune punta alla bonifica e al recupero ambientale di un’antica cava di pietra situata alle porte del paese. Secondo le risultanze delle indagini condotte dall’Ufficio tecnico, nell’area sottostante la chiesa di San Basilio veniva estratto il basalto con cui sarebbero state costruite molte abitazioni del paese. Un’attività andata avanti presumibilmente dagli albori del secolo scorso fino alla vigilia dell’ultimo conflitto mondiale. Dalla seconda metà del Novecento in poi il materiale lapideo non sarebbe più stato asportato da quel sito e, con il tempo e con l’ausilio dell’uomo, suolo e parete rocciosa sono stati coperti dalla vegetazione.

Il bando sul recupero dei siti industriali dismessi pubblicato recentemente dalla Regione ha aperto la strada alla possibilità di accedere a finanziamenti pubblici per apportare delle migliorie e recuperare la funzionalità di quella porzione di terreno posta a due passi dalla circonvallazione del paese e da uno dei suoi edifici di culto più importanti, e ciononostante scarsamente utilizzata e frequentata.

La riqualificazione ambientale e paesaggistica progettata dall’Ufficio tecnico comunale contempla interventi di razionalizzazione botanica che serviranno a eliminare specie arboree non autoctone come gli eucalipti e a ripristinare quelle endemiche, ma anche a occultare alla vista gli elementi che deturpano l’area e dei quali non si può fare a meno. Ne è un esempio la canaletta di scolo delle acque bianche, che quasi certamente sarà interrata. Nell’ipotesi di un parere positivo da parte dell’assessorato regionale all’Industria, il Comune avanzerà la richiesta per intervenire anche nel boschetto di pini che si trova all’interno dei duemila metri quadri in passato interessati dall’attività estrattiva. L’idea è di abbattere gli alberi pericolanti e di attrezzare l’area per il tempo libero dei bambini.

La spesa preventivata per il recupero ambientale del sito è di 90mila euro, 80mila dei quali a carico della Regione e la parte restante a valere sulle casse dell’ente locale.

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