La Nuova Sardegna

Oristano

Pesca di frodo all’aragosta multa da quattromila euro

di Alessandro Farina
Pesca di frodo all’aragosta multa da quattromila euro

Bosa, la Capitaneria ha fermato un natante di Alghero in zona di ripopolamento A comandante e armatore del motopesca penalizzazione sulla patente nautica

30 luglio 2017
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BOSA. Un verbale da 4mila euro, sequestro delle attrezzature da pesca ed inoltre una penalizzazione di sei punti a testa nella patente nautica a comandante ed armatore del peschereccio fermato in acque dove vigono stretti divieti. Queste le sanzioni inflitte dalla Guardia Costiera di Bosa per la pesca di frodo a strascico di cui si è resa responsabile un’unità navale di Alghero nell’area di ripopolamento attivo dell’aragosta, nel mare di Bosa.

Nella tarda serata di venerdì 28 luglio quando i militari a bordo della motovedetta G.C. 63 di Circomare Bosa hanno constatato la presenza di un’imbarcazione che pesca a strascico all’interno dell’area di “rispetto” nella zona di ripopolamento del Palinurus Elepah, la prelibata aragosta che pascola nei fondali del golfo del Marrargiu. È scattata quindi l’operazione di polizia marittima che ha portato all’individuazione del natante, il motopesca Staffino I iscritto nei registri della marineria di Alghero. L’imbarcazione era all’interno della “Sottozona Bosa Nord” a poco più di un miglio a ovest del porto della città fluviale, su un fondale di circa 45 metri di profondità. Al comandante dell’imbarcazione è stato intimato di salpare la rete a strascico, poi risultata priva di prodotto ittico, e dirigersi alla banchina fluviale per gli accertamenti di rito.

Poprio le verifiche hanno portato i militari delle Capitanerie di porto, al comando del tenente di vascello Guido Avallone, ad infliggere una sanzione amministrativa di 4mila euro e al sequestro della rete da strascico lunga 50 metri. Non solo: è stata notificata la penalizzazione di sei punti al comandante del motopesca e 6 all’armatore, rispettivamente G.C. e A.C., per attività di pesca in zone e tempi vietati dalla normativa europea e nazionale. Raggiungere la quota di punti comporta ulteriori pesanti sanzioni: come la sospensione dell’attività per vari periodi, fino addirittura alla revoca definitiva della licenza di pesca a quota 90 punti, secondo quanto stabilito dalla normativa.

«Il programma di ripopolamento dell'aragosta, che l’assessorato regionale alla Pesca ha prorogato sino al 1 settembre 2018 dopo l’istanza del dipartimento di scienze della vita e dell'ambiente dell'Università di Cagliari, pone il divieto nelle aree di protezione individuate, fra cui la “Sottozona Bosa Nord” e nelle fasce cosiddette di “rispetto”, per un chilometro oltre il loro perimetro esterno, di qualsiasi attività di pesca a contatto col fondale, sportiva, ricreativa e subacquea» spiega Guido Avallone. A fine maggio la Guardia costiera di Bosa aveva sequestrato 33 nasse per la pesca delle aragoste illecitamente posizionate nella stessa area protetta di ripopolamento.

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