La Nuova Sardegna

Oristano

L’acqua adesso è pulita ma il bagno non si può fare

di Piero Marongiu
L’acqua adesso è pulita ma il bagno non si può fare

Cuglieri, le analisi dell’Arpas a Torre del Pozzo rassicurano sullo stato del mare Ma persiste il divieto per via dei coliformi presenti ancora nelle rocce

13 agosto 2017
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CUGLIERI. Il tratto di mare prospiciente l’insenatura di Torre del Pozzo rimarrà ancora interdetto alla balneazione e alla sosta, nonostante le analisi effettuate dall’Arpas in un laboratorio di Cagliari abbiano detto che l’acqua e la sabbia dell’insenatura sono puliti. A determinare il mancato rientro dell’ordinanza, firmata dal sindaco Gianni Panichi due settimane fa, è la presenza di colibatteri fecali nella terra che si trova oltre il tratto sabbioso, rilevate dai tecnici dell’agenzia regionale. «Nei prossimi giorni saranno prelevati altri campioni d’acqua e di sabbia – ha spiegato Panichi – per essere analizzati ulteriormente. Fino a quando non avremo la certezza che è tutto a posto, l’ordinanza di divieto non sarà ritirata».

Qualche settimana fa un bagnante aveva filmato un rivolo d’acqua, inodore e incolore, che scendeva dalla parete soprastante l’insenatura, dove ci sono diverse case costruite a cavallo tra gli anni sessanta e settanta, quando non c’erano divieti e si poteva edificare senza troppi controlli. L’acqua pertanto potrebbe traboccare da qualche fossa asettica non svuotata, che serve una di quelle case. Per capire da quale però è necessario fare un’indagine accurata, inserendo del colorante negli scarichi dei bagni, che, attraverso il percorso effettuato dall’acqua, consenta di capire in quale abitazione si origina il problema.

Intanto, per adesso almeno, l’unica cosa certa è che l’acqua non proviene da una vecchia sorgente, come era stato detto da qualche residente. Altra certezza è data dal fatto che in quell’area, per questioni precauzionali, non è consentita né la sosta né la balneazione. Qualche anno fa lo stesso problema si era posto, sempre in quell’area, a causa di un malfunzionamento dell’impianto che pompa i reflui verso il depuratore. Problema che però è stato risolto definitivamente dopo l’intervento della società che gestisce la manutenzione della rete fognaria per conto di Abbanoa, che ha provveduto a realizzare un impianto nuovo. Questa volta però risolvere il rebus non sembra essere un’operazione facile, perché, individuare il percorso compiuto dall’acqua per arrivare fino alle rocce, non è per nulla semplice. In ogni caso i trasgressori del divieto possono stare tranquilli: non corrono pericoli per la salute. Infatti sia la sabbia che il tratto di mare, come hanno confermato le analisi effettuate dall’Arpas, sono risultati puliti.

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