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La provincia penalizzata negli accordi di programma

ORISTANO. «Il Nuorese porta a casa tre Accordi di programma e 168 milioni di euro, l’Oristanese un Accordo di programma e 13 milioni». Oristano continua ad avere un ruolo marginale nella ripartizione...

19 agosto 2017
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ORISTANO. «Il Nuorese porta a casa tre Accordi di programma e 168 milioni di euro, l’Oristanese un Accordo di programma e 13 milioni». Oristano continua ad avere un ruolo marginale nella ripartizione delle risorse? Secondo l’ex presidente del Consorzio industriale e del Patto territoriale e attualmente presidente dell’associazione Oristano e oltre, Antonio Ladu, la sperequazione è evidente.

«L’accordo per il rilancio del Nuorese - continua Ladu - comprende l’intero territorio provinciale, finanzia un cospicuo intervento per l’Area Vasta di Nuoro e prevede un bando riservato alle imprese di quel territorio. L’accordo dell’Ogliastra, denominato “Percorsi di lunga vita”, firmato nel Gennaio 2017, ha un ammontare di da 59 milioni di euro. Anche il Marghine ha firmato l’accordo, dal titolo “Marghine al Centro” il 6 maggio 2017.con un finanziamento di 24 milioni di euro».

E l’Oristanese? È stato firmato un Accordo di programma nel mese di marzo 2017, quello di Parte Montis, un progetto di 13 milioni di euro. L’accordo prevede l’attuazione degli interventi da parte dell’Unione dei Comuni Parte Montis (Gonnostramatza, Masullas, Mogoro, Pompu, Simala, Siris), che sarà responsabile del coordinamento e dell’attuazione degli interventi, del monitoraggio e del controllo e che opererà come centrale unica di committenza.

«Perché risultati così diversi- - si chiede Antonio Ladu -? Non c’è dubbio che la classe dirigente nuorese pesi molto di più di quella oristanese, ma non è la sola ragione. Il nuorese ha una forte identità territoriale, soffre meno di particolarismi locali, la lamentazione è funzionale a cogliere immediatamente tutte le opportunità, il controllo sociale è molto più forte, le forze istituzionali, economiche e sociali. Lavorano insieme da più di due anni per perseguire questi obiettivi».

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