La Nuova Sardegna

Oristano

Progetto Oristano est la frenata del sindaco: «No a incompiute»

di Roberto Petretto
Progetto Oristano est la frenata del sindaco: «No a incompiute»

Lutzu andrà a Roma per verificare i finanziamenti «Per ora nessun ridimensionamento, ma vogliamo capire»

23 agosto 2017
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ORISTANO. Come spesso accade, il veleno sta nella coda: nella conferenza stampa convocata dal sindaco Andrea Lutzu per illustrare quali saranno le linee guida dell’amministrazione sui temi posti già alla precedente Giunta Tendas da alcuni comitati dei cittadini, è saltata fuori la novità più importante: il Comune è pronto a ripensare l’impegno sul progetto Oristano est. «La mia paura sono le incompiute - ha detto Lutzu - e per questo ho dei timori, delle preoccupazioni sul progetto Oristano est». Da qualche settimana si diceva che la nuova maggioranza si stesse preparando a ripensare il progetto complessivo, varato proprio in chiusura di legislatura dall’amministrazione Tendas. Un progetto che dovrebbe ridisegnare il volto della città. Ieri il sindaco Lutzu ha in parte confermato le voci, anche se è prematuro parlare di stop o di ridimensionamento. «Credo che ci sarà presto un mio viaggio urgente a Roma per capire cosa sta succedendo».

Aspetti da approfondire. Timori per le potenziali incompiute e timori per i finanziamenti che dovrebbero sostenere l’intervento: «Si era partiti da un piano complessivo che ipotizzava una serie di progetti. La Giunta Tendas, il 22 giugno, quindi pochi giorni prima della mia elezione a sindaco, ha approvato uno stralcio che, rispetto alla previsione iniziale, parla di un intervento che complessivamente stanzia 20 milioni di euro in meno. Il Parco lineare, ad esempio, inizialmente prevedeva un intervento da 17 milioni. Con lo stralcio si scende a sei milioni, di cui uno per gli espropri».

Il sindaco e la sua maggioranza dicono di voler capire se i progetti ridimensionati hanno comunque una loro ragione d’essere: «Se il progetto per il Parco di Villa Eleonora inizialmente prevedeva una spesa di oltre un milione e ora si è scesi a 700mila euro, i casi sono due: o si era esagerato prima, oppure con la nuova soluzione c’è qualcosa che non si farà».

Insomma, Lutzu per ora non parla di ridimensionamenti: «Stiamo valutando con attenzione i progetti, ma i tempi sono strettissimi: bisogna presentare gli esecutivi entro il 31 agosto e avere le autorizzazioni entro il 4 ottobre».

Le risposte ai comitati. Sugli altri temi Lutzu ha spiegato le posizioni della nuova maggioranza. Nessuna contrarietà al progetto turistico immobiliare della Ivi a Torregrande. «Anche se potrebbero esserci correttivi su pineta, golf e volumetrie residenziali. La Ivi è disponibile. Siamo invece contrari al termodinamico a San Quirico e questo lo abbiamo già detto. Siamo contrari anche al progetto di housing sociale in via Lepanto». Anche questo intervento è inserito nel più complesso quadro di Oristano est: «A fine agosto ci saranno i progetti esecutivi. Si è già molto avanti. Non so cosa potremo fare. le ipotesi sono tre: o si va avanti con le scelte già fatte, ma non ci piace, oppure si blocca il progetto se non compromette quello complessivo. Oppure lo si rimodula, diminuendo il numero di appartamenti previsti».

Giochi fatti. Anche per le circonvallazione non ci sono grandi margini di manovra: «Siamo contrari, ma gli atti del consiglio comunale, con l’approvazione del progetto definitivo, parlano chiaro e noi siamo rispettosi delle volontà dell’assemblea civica». Lutzuu dice di voler valutare quali modifiche si possano ancora apportare, ma gli spazi di manovra sono limitati: «Vedremo se è ancora possibile intervenire con qualche modifica al tracciato».

Centro storico e barriere. Tutto da definire il discorso sul centro storico: «il Piano urbano della mobilità sarà il banco di prova su cui confrontarci per definire le scelte più opportune - dice Lutzu -, ma la linea della nuova amministrazione è quella di non blindare il centro storico come ipotizzato dalla precedente Giunta».

La situazione internazionale potrebbe però influire anche sulle vicende oristanesi: «Abbiamo avuto una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza. Dopo gli attentati terroristici molte cose stanno cambiando ed è possibile che ci sia in futuro la necessità di chiudere dei varchi in alcune zone».

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