La Nuova Sardegna

Oristano

Notte di fiamme e terrore a Suni, Tinnura e Modolo

Notte di fiamme e terrore a Suni, Tinnura e Modolo

Un grosso rogo è divampato nella valle nella notte tra martedì e mercoledì Il sindaco Demetrio Cherchi: «Servono accessi per i mezzi dell’antincendio»

31 agosto 2017
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SUNI. Due ore di puro terrore nella tarda serata di martedì per gli abitanti di Suni, Tinnura, Flussio e Modolo di fronte a un grosso incendio che ha avvolto il costone della vallata rivolta verso il mare. Hanno lavorato duro i vigili del fuoco, il personale dell’agenzia Forestas e i barracelli per cercare di fermare le fiamme. Prima di fronte alla chiesa di Santa Maria ad Nives, vicino alle abitazioni alla periferia di Suni, poi verso Modolo. Il fuoco ha percorso circa sei ettari di territorio. Il sindaco Demetrio Cherchi ha convocato il Centro comunale di Protezione civile e da Bosa è arrivato un contingente di uomini e mezzi della Croce Rossa pronti all’evacuazione di alcune famiglie, poi scongiurata, e all’assistenza ad operatori e civili durante l’emergenza.

«Ho visto le fiamme dalla mia abitazione poco dopo le 21 ed ho immediatamente avvisato i vigili del fuoco di Macomer, che si sono precipitati in paese insieme alla squadra di Ghilarza» racconta il sindaco di Suni.

A pochi metri dalle case che si affacciano sulla vallata bruciavano i cespugli e gli alberi. L’intero paese si è mobilitato per salvare gli animali da cortile. Tre le case che hanno rischiato seri danni, con i volontari del Comitato della Croce rossa di Bosa, mobilitati dal presidente Salvatore Deriu e guidati sul posto da Gianni Canu, pronti all’evacuazione dei residenti, scongiurata dopo oltre un'ora di lavoro.

Il timore poi era che le fiamme potessero dirigersi verso Tinnura e un distributore di carburante, alimentate dal vento. «È un inferno. In situazioni del genere noi sindaci possiamo solo cercare di tranquillizzare la popolazione, informare gli operatori sugli accessi alle campagne e coordinare i soccorsi», dice il sindaco di Tinnura Piero Fadda.

«I vigili del fuoco si sono letteralmente lanciati tra le fiamme, e sono riusciti a tenere sotto controllo la situazione, scongiurando innanzi tutto possibili danni alle case di Suni» aggiunge Demetrio Cherchi.

Il vento in nottata cambia direzione, e l’emergenza diventa spegnere le fiamme che si dirigono verso Modolo. «Grandi querce bruciavano come fiammiferi. Una situazione allucinante» la drammatica testimonianza di una donna.

Le fiamme sono state spente verso mezzanotte, poi è cominciata l’opera di bonifica. «Questa vallata non può rimanere così: servono accessi per i mezzi antincendio - denuncia Demetrio Cherchi -. Questo è il terzo pericoloso rogo in pochi mesi. Abbiamo chiesto 800.000 euro: la Regione dovrà darci risposte celeri».

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