La Nuova Sardegna

Oristano

Shopping sotto le stelle «Si può ancora migliorare»

di Roberta Fois
Shopping sotto le stelle «Si può ancora migliorare»

Va in archivio l’edizione del decennale: centro affollato ogni martedì notte I commercianti però chiedono correttivi e maggiore sostegno dal Comune

31 agosto 2017
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ORISTANO. A giudicare dall’affollamento che ha caratterizzato il centro cittadino ogni martedì notte si può parlare di un successo: si è conclusa la decima edizione di Shopping sotto le stelle. Le serrande dei negozi la sera rimarranno abbassate, portandosi via (almeno sino alla prossima occasione) l’effimera allegria delle vetrine illuminate, delle vie del centro affollate da chiacchiere, musica e spettacoli.

Un’allegria fugace che ha rivitalizzato otto delle notti estive oristanesi tra polemiche e soddisfazione. È un pensiero piuttosto diffuso tra i commercianti del centro che la manifestazione soffra dell'ingombrante assenza del Comune in questa iniziativa. E tra i tanti che si rifiutano in maniera categorica (qualcuno anche con scarsa educazione) di dire la propria o di esporre pubblicamente la loro opinione, si percepisce comunque una certa insoddisfazione per un sistema che prevede che le spese vadano a gravare principalmente sui commercianti.

«Penso sia assurdo che dopo dieci anni di manifestazione il Comune non partecipi almeno rendendo gratuito il suolo pubblico- racconta Tristana Loj, 46 anni, della gelateria Crema e Cioccolato di via Pietro Riccio -. Se non vuole partecipare con dei contributi potrebbe farlo in questa maniera, in modo che i pochi fondi disponibili si possano utilizzare per creare un po' di intrattenimento e qualche iniziativa in più. L’appoggio della Confcommercio è tanto, ma se ci fosse il Comune sarebbe uno sgravio notevole per tutti».

«La manifestazione non deve essere solo a carico del commerciante – lamentano altri – il Comune e le altre associazioni dovrebbero fare qualcosa e capire che il movimento in città fa bene a tutti, richiama i turisti e anche i residenti».

Tra viavai e affari. Il movimento c'è, è tanto. Si riversa nei locali, davanti agli spettacoli nelle piazze, tra balli sardi e piccoli concerti organizzati dai proprietari dei bar o semplicemente nelle vie, teatro di incontri e chiacchiere tra amici. «È un regalo che i commercianti fanno alla città e ai turisti- affermano Olivia e Alessandro Campanelli, 45 e 42 anni dell'ottica Baldino- , ma lo shopping è l'ultimo dei pensieri. Tra i lati positivi c'è il molto movimento, ma per quanto riguarda il nostro settore il lavoro effettivamente è molto poco».

C'è invece chi subisce il fascino degli ultimi saldi estivi e si riversa nei negozi per approfittare delle ultime occasioni. «Nelle ultime due sere l’affluenza è un po' calata ma il bilancio complessivo è positivo – spiega Claudio Fanni, 60 anni, di Fanni calzature - . Si lavora bene di notte ma non la sera. Converrebbe eliminare ore di lavoro durante il giorno quando il movimento è molto poco, le vendite infatti si riversano dalle undici a mezzanotte e mezza. Sarebbe bello poter aprire tutte le notti, ma con condizioni diverse da quelle della Notte Bianca».

Una serata alternativa. Lo Shopping sotto le stelle affascina e piace ai consumatori proprio così com'è, per la ventata di vitalità che porta nei martedì d'estate. «È una bellissima iniziativa – afferma Maryse Deghouy, 54anni, che da Lilla ha deciso di trasferirsi a Marrubiu -. Si potrebbe fare due giorni a settimana ma non tutti perché piace proprio perché non è ripetitiva. Se si facesse tutti i giorni non sarebbe così bello e non ci sarebbe tanta gente».

«È una bella iniziativa che porta un po' di vita ad Oristano – spiega Giorgia Deonette, 26 anni di Oristano, - ed è bella proprio perché è la novità di una sera e non la monotonia di ogni giorno.

C'è chi invece come Paola Pintus, 64 anni, pensa sarebbe bello che le notti oristanesi fossero tutte bianche: «Favorirebbe il turismo e la città stessa avrebbe dei vantaggi da tutto questo viavai i persone».

«La manifestazione ci piace così com'è – spiega Giovanni Pulis, 45 anni, sulla stessa linea di pensiero – magari fosse così tutti i giorni, è un incentivo per uscire».

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