La Nuova Sardegna

Oristano

Via le suore, tensione all’ospizio

Via le suore, tensione all’ospizio

Sedilo, la partenza delle religiose ha creato vuoti di organico. Poi le rassicurazioni

13 settembre 2017
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SEDILO. L’improvvisa partenza delle suore e l’incertezza della situazione hanno creato un grande scompiglio tra le mura dell’ospizio parrocchiale. Alle proteste di parenti e familiari si è aggiunto il malcontento del personale, che nel giro di poche ore si è ritrovato a dover affrontare turni di lavoro a ranghi ridotti. La carenza di organico, fino a sabato sopperita dalla presenza delle religiose, ha fatto scattare lo stato di agitazione tra le lavoratrici, che per quasi tutta la giornata di ieri si sono ritrovate a gestire una situazione piuttosto gravosa, con una sola turnante a occuparsi di diciotto utenti. L’assenza di un infermiere ha ulteriormente disorientato le operatrici socio sanitarie, che continuavano a reclamare la presenza di una figura abilitata a somministrare terapie particolari. La situazione si è normalizzata dopo l’incontro chiarificatore tra le dipendenti, il vicario del vescovo don Giampiero Piras e l’avvocato della diocesi di Alghero Bosa, Caterina Culeddu Dore. Ma nelle ore precedenti il clima si era fatto teso, tanto che i parenti di un assistito hanno chiamato i carabinieri. I militari si sono limitati a una visita in borghese per verificare la situazione. Per capire le problematiche rappresentate dal personale e dai familiari degli utenti l’assessore Antonio Salaris ha trascorso qualche ora nella struttura, dove più tardi si è recato il sindaco. In serata è stata trovata la soluzione al vuoto lasciato dalle suore, che molti ancora sostengono siano dovute andar via controvoglia. Secondo le informazioni trapelate all’esterno, l’economo della casa di riposo ha assicurato che già da oggi sarà rimpinguato l’organico con due dipendenti per turno e che nella fase d’emergenza il personale sarà coordinato e supportato dall’operatore di una cooperativa esterna. La Curia, inoltre, si farà carico di assicurare le prestazioni di un infermiere sempre reperibile. Nell’incontro si è parlato anche della prospettiva di affidare la gestione della casa di riposo a una cooperativa. «Per voce dell’avvocato il vicario del vescovo ha dato rassicurazioni sul potenziamento dell’organico, sulla continuità del servizio e sull’assorbimento di tutte le lavoratrici se subentrerà un gestore» ha riferito il sindaco Salvatore Pes.

Maria Antonietta Cossu

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