La Nuova Sardegna

Oristano

smaltimento dei rifiuti 

Odori a Masangionis, un pool per monitorare l’impianto

ARBOREA. Il problema sono gli odori non sempre gradevoli. E nascondere il problema non si può, così si è affrontata la questione in un incontro che si è tenuto nell’impianto di trattamento dei...

16 settembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





ARBOREA. Il problema sono gli odori non sempre gradevoli. E nascondere il problema non si può, così si è affrontata la questione in un incontro che si è tenuto nell’impianto di trattamento dei rifiuti di Masangionis. Gli odori vengono percepiti in alcune frazioni dei comuni di Arborea e Marrubiu e chi vi risiede riconduce il tutto alle attività dell’impianto stesso.

Il Consorzio Industriale che lo gestisce è il primo accusato motivo per cui all’incontro hanno partecipato il presidente Massimiliano Daga, il direttore generale Marcello Siddu e alcuni tecnici dell’impianto. Di fronte a loro c’erano invece sindaci, tecnici e assessori dei Comuni di Arborea e Marrubiu, i referenti del settore Ambiente della Provincia, del Dipartimento Arpas e del Servizio Igiene Pubblica dell’Assl e i rappresentanti del comitato spontaneo costituito tra gli abitanti di Sant’Anna.

Nel corso dell’incontro il referente dell’Impianto, l’ingegnere Salvatore Daga, ha evidenziato che i controlli ordinari e straordinari effettuati sulle emissioni sono sempre risultati abbondantemente entro i limiti fissati dall’Autorizzazione Integrata Ambientale.

Il sindaco di Arborea ed il Sindaco di Marrubiu hanno comunque chiesto di mettere in campo tutte le possibili azioni per la verifica oggettiva dei fenomeni lamentati, anche per poter tranquillizzare la popolazione. I rappresentanti del comitato di Sant’Anna hanno quindi chiesto di essere coinvolti maggiormente nelle attività di monitoraggio delle emissioni odorose dell’impianto. A tal proposito i referenti del Servizio Igiene Pubblica dell’Assl hanno proposto l’attivazione di un protocollo di osservazione diretta dei fenomeni olfattivi della durata di circa due mesi. Le verifiche saranno eseguite da un gruppo di lavoro coordinato e diretto dalla stessa Assl e al quale potranno partecipare anche i referenti scelti da tutti i soggetti coinvolti, compresi i componenti del comitato.

La strada indicata è stata riconosciuta come valida anche scientificamente da tutti. Ora non resta che definire gli aspetti tecnici e organizzativi prima di procedere al monitoraggio. Al termine dell’incontro il presidente del Consorzio, Massimiliano Daga, ha espresso grande soddisfazione per la proposta scaturita, pienamente in linea con la volontà del Consorzio di operare una gestione trasparente e che sappia trovare nella collaborazione tra enti e cittadini le soluzioni ai problemi rilevati.

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative