La Nuova Sardegna

Oristano

energia e mobilità 

Il futuro possibile di un’automobile a emissioni zero

Il futuro possibile di un’automobile a emissioni zero

ORISTANO. Lo slogan è chiaro: «Quel che sembrava un futuro possibile è già presente”. Le auto elettriche sono tra noi, per ora un po’ costose e con ancora qualche problema di autonomia, in un’isola...

24 settembre 2017
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ORISTANO. Lo slogan è chiaro: «Quel che sembrava un futuro possibile è già presente”. Le auto elettriche sono tra noi, per ora un po’ costose e con ancora qualche problema di autonomia, in un’isola dove scarseggiano i punti di ricarica, ma le cose si stanno muovendo in maniera veloce e per fare il punto di cosa è oggi la mobilità sostenibile è stato organizzato un tour della Sardegna su auto elettrica: Eneroad. Ieri la tappa conclusiva del tour si è tenuta nel piazzale del Consorzio indusiale, al porto. «Eneroad è stato un roadshow che ha portato innovazione e tecnologia in giro per la Sardegna, per condividere la rivoluzione del vivere sostenibile - spiegano gli organizzatori -. Lo scorso anno abbiamo percorso Eneroad a bordo di una Tesla Model S per mostrare una mobilità sostenibile possibile anche in quel momento, con poche infrastrutture e senza una rete capillare di punti di ricarica.

Nell’edizione 2017 abbiamo percorso una strada ancora poco battuta con diversi esemplari di veicoli elettrici. E, accanto alle auto, altre espressioni del muoversi sostenibile come auto, furgoncini, camion elettrici e E-bike».

Percorso non facile in un’isola trovare punti di ricarica pubblici è complicato: «abbiamo viaggiato - dicono ancora gli organizzatori - a bordo di un’auto elettrica in un’isola praticamente senza strutture di ricarica disponibili».

Dal Sassarese alla Gallura, dal Sulcis all’Oristanese, con l’ammiraglia della Tesla a mostrare quanto un’auto elettrica oggi possa essere fruibile con facilità.

Ieri mattina il pubblico ha potuto provare su strada le auto che sono state protagoniste del tour. Auto Tesla e Nissan a disposizione. A fare gli onori di casa il presidente del Consorzio industriale, Massimiliano daga (il Consorzio era partner dell’iniziativa) e il direttore Marcello Siddu. Anche il questore Giovanni Aliquò e il comandante della Capitaneria di porto, Erminio di Nardo.

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