La Nuova Sardegna

Oristano

Lingua blu, contromisure al confine col Nuorese

di Maria Antonietta Cossu
Lingua blu, contromisure al confine col Nuorese

Alto Oristanese in allarme dopo la scoperta di un focolaio nella zona di Ottana Il Servizio sanità animale ha già attuato una parte del programma di prevenzione

26 settembre 2017
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SEDILO. Il focolaio di lingua blu scoperto qualche giorno fa nelle campagne di Ottana ha fatto innalzare il livello di guardia nelle fasce di rispetto confinanti, dove finora non sono stati riscontrati casi d’infezione. In provincia di Oristano la malattia non si manifesta dal 2013 e allo stato attuale la situazione viene giudicata tranquilla su tutto il territorio dall’autorità sanitaria pubblica. Come prevede la profilassi sono però scattate le misure precauzionali per gli allevamenti con bestiame non ancora vaccinato che ricadono nei venti chilometri di distanza dalla sede d’infezione, individuata in località Bellezze, ad est di Ottana.

In questo raggio sono ricompresi i territori di Sedilo, Sorradile, Nughedu Santa Vittoria, Bidonì e Aidomaggiore ma il divieto di movimentazione riguarda solo le aziende di questi ultimi due Comuni, che al contrario di Sedilo, Nughedu e Sorradile non sono stati ancora raggiunti dalla campagna di vaccinazioni condotta dalla Assl 5 nelle aree ad alto rischio.

Questa prima tranche interessa tutta la cintura al confine con il territorio del Nuorese, dove sono stati immunizzati poco meno di 100mila esemplari sui 104.000 presenti negli allevamenti censiti nella zona maggiormente esposta al rischio di circolazione virale.

I trattamenti immunizzanti contro il sierotipo 4 saranno ultimati entro il 30 settembre e a stretto giro dovrebbe partire la seconda tornata di vaccinazioni, quella prevista per le aree a medio rischio.

Il Servizio Sanità animale ha già predisposto il programma d’intervento, che si conta di portare a termine entro la fine di novembre, compatibilmente con l’andamento dei parti nelle aziende zootecniche. Le dosi di vaccino che saranno messe a disposizione dall’istituto zooprofilattico sono 400mila. Tolti i 1.739 allevamenti distribuiti nelle zone ad alto e a medio rischio, resteranno scoperte soltanto le 108 aziende presenti nel distretto rurale vicino a Bosa e in un versante della Marmilla. Si tratta delle aree che l’Unità di crisi della Regione ha classificato a basso rischio.

Il rischio della circolazione virale è pari a zero anche nel resto della provincia. Questo almeno risultava alla data del 5 settembre dai prelievi che i veterinari dell’Assl effettuano a cadenza mensile nelle dodici aziende sentinella dell’Oristanese. Ed esito negativo hanno dato, fino a questo momento, anche le catture del moscerino vettore posizionate nelle stazioni di monitoraggio di Aidomaggiore, Arborea e Mogoro.

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