La Nuova Sardegna

Oristano

Controlli delle nascite per i cormorani

Controlli delle nascite per i cormorani

Incontro in assessorato tra la Regione e i pescatori: nuove strategie per limitare l’invasione

29 settembre 2017
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CAGLIARI. Indennizzi più robusti e nuove strategie contro i cormorani: queste le promesse fatte dall’amministrazione regionale a una nutrita delegazione di pescatori dell’Oristanese durante un lungo incontro che si è svolto ieri mattina a Cagliari nella sede dell’assessorato all’Agricoltura. «La Regione è disponibile a incrementare gli indennizzi per i pescatori e a mettere sul campo azioni di contrasto innovative contro la presenza dei cormorani negli stagni dell’Oristanese», si legge in una nota dell’assessorato. All’incontro hanno partecipato gli assessori dell’Agricoltura e della Difesa dell’Ambiente, Pier Luigi Caria e Donatella Spano, rappresentanti dei pescatori, di associazioni di categoria e amministratori dei Comuni in cui si estendono gli stagni e le lagune dell’Oristanese.

Si è parlato del problema della presenza dei cormorani: con l’autunno si attende una nuova ondata: le previsioni, sempre secondo quanto sostiene la Regione, parlano di circa 15mila fra ottobre e gennaio. I cormorani provocano enormi perdite economiche ai 400 lavoratori del comparto locale. Si è quindi fatto il punto sugli indennizzi per i danni sul pescato e soprattutto sulle azioni di contrasto avviate negli scorsi anni contro i cormorani: dagli abbattimenti controllati eseguiti all’interno della normativa europea, insufficienti secondo i pescatori, ai dissuasori installati sugli stagni.

Col Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca sono stanziati 2 milioni di euro. Potrebbe poi esserci un’integrazione di risorse da parte della Regione. L’assessore Caria ha ribadito la disponibilità di tutto l’esecutivo ad accogliere e valutare le proposte di tutti i portatori di interesse del comparto.

Sulle azioni di contrasto «c’è una volontà politica forte di discutere e provare a trovare una soluzione al problema», ha detto l’assessora Donatella Spano. Per il futuro si percorreranno nuove strade puntando alla riduzione delle nascite, con interventi sulle uova: «Si tratta di un progetto – ha osservato Spano – che sta raggiungendo buoni risultati nel nord Europa e su cui prendo l’impegno di chiedere al ministero dell’Ambiente di costruire un programma, in collaborazione e finanziato con l’Unione europea, dedicato alla Sardegna».

Spano ha poi ricordato che questo genere di azioni si possono accompagnare con la messa a dimora di reti galleggianti, di canneti artificiali dove si possano rifugiare i pesci e con interventi di disturbo da attuare nei luoghi di ferma e nidificazione dei cormorani.

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