La Nuova Sardegna

Oristano

Il Losa terra di conquista per i turisti francesi

di Maria Antonietta Cossu
Il Losa terra di conquista per i turisti francesi

Abbasanta, un accordo tra un tour operator e i gestori del sito archeologico: si attende l’arrivo delle comitive di visitatori, sarà un autunno da record

05 ottobre 2017
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ABBASANTA. I cugini di Francia in rotta verso Losa. Sino alla fine del mese si stimano circa duemila turisti transalpini nell’insediamento archeologico, dove hanno già fatto tappa due comitive molto nutrite. Gli arrivi sono stati favoriti da un accordo stipulato tra il gestore del sito e un tour operator francese. Losa è sempre stata meta di stranieri, ma questa è la prima volta che si programmano arrivi massicci dall’estero. L’esperimento ha già dato i primi frutti. «Durante i sopralluoghi gli operatori si erano mostrati soddisfatti dell’organizzazione e il gradimento dei visitatori ha confermato questo aspetto», ha affermato la presidente della cooperativa Paleotur, Patrizia Carta.

Ieri è arrivato il secondo gruppo di visitatori che nella maggior parte dei casi si sono rivelati esperti ed esigenti. «Non tutti conoscono il patrimonio archeologico sardo, ma molti hanno espressamente chiesto visite guidate più approfondite e accurate, segno che avevano già cognizione di ciò che avrebbero visto», ha detto la responsabile. Se a dicembre le proiezioni basate sulla media degli anni precedenti saranno confermate, il pacchetto acquistato dalle agenzie francesi potrebbe decretare un incremento dei flussi turistici, che già alla fine di agosto aveva fatto segnare 1.200 presenze in più rispetto allo stesso periodo del 2016.

Con le sue 21mila presenze annue l’insediamento vanta un movimento turistico significativo e in espansione. L’andamento positivo tuttavia non basta a quanti operano nel settore dei beni culturali, che pagano lo scotto di una perenne condizione di precarietà. Per questo il Comitato Tutti a Casa, di cui anche la Paleotur fa parte, reclama da anni il riordino del settore e maggiori certezze per il futuro.

«La proposta di legge è ferma in commissione, speriamo che si arrivi quanto prima alla votazione. Il precariato condiziona molto gli addetti ai lavori, sostenuti più che altro dall’entusiasmo e dall’amore per questo lavoro», ha concluso Patrizia Carta. Intanto la convenzione sulla gestione del sito è giunta a scadenza naturale e per dare continuità al servizio il Comune ha disposto una proroga e ha attivato la procedura per l’affidamento in concessione del parco. Per i prossimi cinque anni il concessionario si occuperà della gestione e della manutenzione del complesso archeologico, dell’area attigua di salvaguardia ambientale e dei servizi di supporto; ma sono previste premialità per proposte che contempleranno anche la valorizzazione del Museo etnografico urbano.

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