La Nuova Sardegna

Oristano

Oristano Est riprende fiato, il ministero concede 60 giorni

di Enrico Carta
Oristano Est riprende fiato, il ministero concede 60 giorni

Garantita la proroga per il progetto del parco urbano al quale sono destinati ben sei milioni di euro E il gruppo Coraggio e Libertà adesso chiede un rilancio della programmazione territoriale

06 ottobre 2017
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ORISTANO. Sessanta giorni in più. Il progetto Oristano Est può prendere fiato. Dalla presidenza del Consiglio dei ministri è arrivata la proroga di due mesi per l’elaborazione di una parte dell’intera programmazione. La frazione che riguarda il nascituro parco urbano, che dalle porte di Silì costeggiando la stazione arriva sino alla zona industriale lungo le rive dello stagno di Santa Giusta, godrà dunque di una proroga. Dopo la missione a Roma del sindaco Andrea Lutzu e dell’assessora Federica Pinna è arrivata quindi la risposta positiva che permetterà all’Ufficio Tecnico di valutare eventuali modifiche o aggiustamenti.

La consegna slitta al 1 dicembre e non è un cattivo affare perché si potranno studiare eventuali migliorie per la parte più importante dell’intero piano di recupero della periferia est. Sul parco urbano infatti verrà impegnata la parte più cospicua delle risorse. Dei 17 milioni di finanziamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, ben sei sono destinati a quell’ampia porzione di territorio.

Riprende così la programmazione del futuro di Oristano che però c’è chi vede monca. Un invito ad allargare gli orizzonti arriva da Coraggio e Libertà. Il gruppo consiliare rappresentato da Anna Maria Uras presenta infatti una mozione che ha come obiettivo di riagganciare i fili di un discorso avviato ed interrotto prematuramente dalla giunta Tendas. Con la Programmazione territoriale la Regione mette a disposizione notevoli fondi, ma il fattore discriminante per ottenerli è quello dell’associazione. Gli indirizzi sono quindi quelli di fare gruppo e presentarsi con programmi, progetti e piani che riguardino ampie porzioni di territorio e non singoli Comuni. È un pozzo da cui pescare finanziamenti e quei soldi potrebbero fare comodo, ad esempio, proprio a Oristano Est che ha sì dei fondi notevoli ma che non saranno certo sufficienti per completare l’intero progetto al primo colpo. Servirà quindi un successivo rifornimento di euro e la Programmazione territoriale può essere il giusto grimaldello per aprire il forziere.

C’è però un problema che si chiama inerzia della politica. Dopo un avvio che sembrava dover portare Oristano verso una collaborazione con l’Unione dei Comuni dei Fenici, è successo che il confronto si è del tutto arenato. Nel frattempo i Comuni che facevano parte di quell’aggregazione hanno scelto di dividersi attraverso due macro aree formando anche l’Unione dei Comuni Costa del Sinis. Oristano è invece rimasta fuori da questo discorso ed è per questo che Coraggio e Libertà propone la mozione con cui impegnare la giunta Lutzu ad avviare il dialogo con l’assessorato regionale alla Programmazione e volgere nuovamente lo sguardo verso il territorio, in particolare verso i Comuni limitrofi con cui non ci sono da condividere solo i confini.

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