Housing in via Lepanto la situazione è bloccata
Delle quattro ipotesi sul tappeto solo due sembrano praticabili senza rischi Il sindaco Andrea Lutzu: «Il confronto è stato importante e dai toni civili»
11 ottobre 2017
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ORISTANO. Si continua a trattare, con pazienza, ma senza grandi passi avanti. Andrea Lutzu aveva promesso che da sindaco avrebbe esercitato la difficile arte della condivisione con i cittadini. All’ennesimo incontro con i comitati la discussione è andata avanti per ore, ma le soluzioni sul tappeto per il progetto di Housing sociale in via Lepanto continuano a essere le solite. Che non soddisfano il comitato o che sono di difficile se non impossibile attuazione. Quattro le ipotesi sul tappeto.
Annullare tutto. Piacerebbe al comitato, ma essendo il progetto di housing sociale inserito in quello più ampio della Periferia est, si rischia di bloccare un meccanismo che ha messo in moto finanziamenti per diversi milioni di lire. Impossibile senza corre il rischio di dover fare i conti con la Corte dei Conti.
Confermare tutto. All’estremo opposto, l’ipotesi che meno piace al comitato, ma che creerebbe meno problemi al Comune: tutto confermato, secondo le scelte operate dalla precedente amministrazione. Il comitato potrebbe ricorrere al Tar.
Spostare tutto. Ipotesi suggestive: trovare un’altra area. Ma pare che questa strada sia già stata percorsa. Chi l’ha fatto pare abbia trovato un vicolo cieco: Non ci sarebbero altre soluzioni.
Meno appartamenti. La mediazione potrebbe arrivare da un ridimensionamento del progetto. Si potrebbe realizzare un numero inferiore dei 50 appartamenti previsti, ottenendo quindi un impatto minore sulla zona di via Lepanto.
Altre soluzioni che potrebbero attenuare l’impatto sulla zona sono state avanzate dal sindaco Lutzu: interventi di manutenzione, cura e valorizzazione complessiva dell’area da finanziare con gli oneri di urbanizzazione. Acquisizione di un terreno attraverso il quale realizzare uno sbocco di “alleggerimento” verso via Sassari.
Comunque sia dall’ennesimo incontro non è venuta fuori una soluzione. La sensazione è di essere rimasti fermi alla precedente riunione, quella di fine agosto, durante la quale le ipotesi sul tappeto erano più o meno le stesse. Da allora non ci sono stati progressi sostanziali e anche le ipotesi alternative al progetto attuale, se avessero effettivamente avuto margini per poter essere realizzate, probabilmente avrebbero avuto ieri una diversa consistenza e sarebbero state proposte con maggiore convinzione.
«I cittadini hanno avuto modo di vedere il progetto - ha detto il sindaco Andrea Lutzu al termine dell’incontro -. Non era mai avvenuto prima. Qualcuno l’ha anche trovato bello. Sono stato sincero: spostarlo o annullarlo avrebbe delle implicazioni importanti. Lasciarlo così non mi piace, forse si potrà rimodularlo. Di sicuro il confronto è stato importante e civile». (r.pe.)
Annullare tutto. Piacerebbe al comitato, ma essendo il progetto di housing sociale inserito in quello più ampio della Periferia est, si rischia di bloccare un meccanismo che ha messo in moto finanziamenti per diversi milioni di lire. Impossibile senza corre il rischio di dover fare i conti con la Corte dei Conti.
Confermare tutto. All’estremo opposto, l’ipotesi che meno piace al comitato, ma che creerebbe meno problemi al Comune: tutto confermato, secondo le scelte operate dalla precedente amministrazione. Il comitato potrebbe ricorrere al Tar.
Spostare tutto. Ipotesi suggestive: trovare un’altra area. Ma pare che questa strada sia già stata percorsa. Chi l’ha fatto pare abbia trovato un vicolo cieco: Non ci sarebbero altre soluzioni.
Meno appartamenti. La mediazione potrebbe arrivare da un ridimensionamento del progetto. Si potrebbe realizzare un numero inferiore dei 50 appartamenti previsti, ottenendo quindi un impatto minore sulla zona di via Lepanto.
Altre soluzioni che potrebbero attenuare l’impatto sulla zona sono state avanzate dal sindaco Lutzu: interventi di manutenzione, cura e valorizzazione complessiva dell’area da finanziare con gli oneri di urbanizzazione. Acquisizione di un terreno attraverso il quale realizzare uno sbocco di “alleggerimento” verso via Sassari.
Comunque sia dall’ennesimo incontro non è venuta fuori una soluzione. La sensazione è di essere rimasti fermi alla precedente riunione, quella di fine agosto, durante la quale le ipotesi sul tappeto erano più o meno le stesse. Da allora non ci sono stati progressi sostanziali e anche le ipotesi alternative al progetto attuale, se avessero effettivamente avuto margini per poter essere realizzate, probabilmente avrebbero avuto ieri una diversa consistenza e sarebbero state proposte con maggiore convinzione.
«I cittadini hanno avuto modo di vedere il progetto - ha detto il sindaco Andrea Lutzu al termine dell’incontro -. Non era mai avvenuto prima. Qualcuno l’ha anche trovato bello. Sono stato sincero: spostarlo o annullarlo avrebbe delle implicazioni importanti. Lasciarlo così non mi piace, forse si potrà rimodularlo. Di sicuro il confronto è stato importante e civile». (r.pe.)
