La Nuova Sardegna

Oristano

Ponte Santa Chiara, nuovo allarme per la sicurezza

Ponte Santa Chiara, nuovo allarme per la sicurezza

Il problema della crepa non è stato ancora risolto Dedoni (Riformatori): «Si stanno sottovalutando i pericoli»

12 ottobre 2017
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ULA TIRSO. Un problema ancora irrisolto che sta condizionando la vita quotidiana delle popolazioni che devono utilizzare il ponte di Santa Chiara. La crepa sulla struttura è ancora lì, nonostante alcuni interventi tampone. Il consigliere regionale dei Riformatori, Attilio Dedoni, eletto nell’Oristanese, ha rilanciato l’allarme: «Ho segnalato il problema della crepa nel ponte di Santa Chiara con un’interpellanza presentata il 12 aprile, che però non è stata ancora messa in discussione».

Secondo l’esponente politico la Regione sta sottovalutando la situazione: «nonostante la sua gravità e gli enormi pericoli che ne derivano».

Il problema statico alla struttura sta provocando conseguenze non trascurabili alle comunità della zona. Dedoni ne ricorda alcune: «Oltre ai disagi causati dalla chiusura del ponte al traffico pesante, che costringe gli autobus ed i mezzi per il trasporto merci a lunghe deviazioni, non si può trascurare la sicurezza degli automobilisti, i quali continuano a segnalare le vibrazioni anomale della struttura, segno evidente del fatto che questa non si trova in condizioni di sicurezza».

Occorrerebbe, secondo il consigliere dei Riformatori , un esame più approfondito e, soprattutto, interventi decisivi: «È necessario capire quali siano le cause a monte del cedimento che si è verificato nel giunto alla base del viadotto sul Tirso, il quale sovrasta la vecchia diga di Santa Chiara e si trova a poca distanza dal nuovo sbarramento intitolato ad Eleonora D’Arborea».

Dedoni ipotizza conseguenze molto gravi e scenari preoccupanti: «Già durante la realizzazione del nuovo sbarramento e dello stesso ponte, infatti, sono state ripetutamente segnalate anomalie di natura geologica, che lasciano presagire la possibilità di movimenti tellurici tali da mettere in pericolo la stabilità del ponte e delle due dighe».

L’auspicio è per un intervento urgente della Regione che individui le cause della crepa e metta in sicurezza il viadotto e gli sbarramenti «per evitare il verificarsi di eventi catastrofici che potrebbero avere gravissime conseguenze, anche in termini di vite umane, per le popolazioni del territorio».

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