La Nuova Sardegna

Oristano

Una camminata alla riscoperta degli ulivi

Una camminata alla riscoperta degli ulivi

Iniziativa nell’ambito delle Città dell’Olio cui ha aderito Bosa. Un patrimonio di oltre 8mila piante

17 ottobre 2017
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BOSA. Una giornata immersi nella verde vallata del fiume Temo, all’insegna della scoperta del patrimonio agricolo olivicolo e della storia che ha segnato questo territorio. La città del Temo aderisce alla prima “Camminata Nazionale fra gli Olivi,” in programma domenica 29 ottobre (incontro 9.30 in piazza Nassirya). Il percorso, adatto a tutti, si snoderà sulla sponda destra del fiume, con la visita a tre oliveti e l’approdo finale all’antica cattedrale di San Pietro, che potrà anche essere visitata pagando un piccolo ticket. L’evento è organizzato dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio, a cui Bosa ha aderito qualche mese fa. L’appuntamento è patrocinato dall’assessorato comunale all’Agricoltura, con l’apporto dell’Agenzia Laore Sardegna, Sut Montiferru-Planargia. L’assessore Silvia Tanda ha promosso l’adesione all’associazione nazionale Città dell’Olio, sancita con una delibera di consiglio comunale approvata nel febbraio scorso, non prima di aver consultato le aziende agricole e quelle legate allo sviluppo delle attività olivicole a Bosa e in Planargia. «Tutti eravamo consapevoli di non essere pronti per l’anno in corso alla presentazione di un prodotto locale, ma ci siamo trovati d’accordo sulla importante possibilità che veniva offerta alla città di far conoscere il territorio che ha dato origine alla cultivar Bosana, rinomata e coltivata in tutto il bacino del Mediterraneo» spiega l’amministratore. «La tradizione olivicola merita di occupare i primi posti nella scala delle priorità, perché dietro questa attività ci sono persone che hanno lavorato e lavorano duramente per non perdere un patrimonio che è mestiere, passione, cultura identitaria» rimarca l’amministratore. A pochi mesi dall’adesione all’importante associazione nazionale, nata 23 anni fa e comprende oggi oltre 330 enti pubblici aderenti, si offre quindi la prima, concreta, azione di promozione anche turistica. «La nostra speranza è che l’adesione all’associazione nazionale serva da motore per stimolare idee, avviare iniziative, creare collaborazione e incentivare a nuovi iniziative». Ad esempio, già nel 2018. «Dagli incontri con le aziende emerge l’idea di prepararci a partecipare agli eventi delle Città dell’Olio con una produzione locale. Un progetto ambizioso, considerata la grande frammentazione degli oliveti bosani, suddivisi in piccoli appezzamenti di 1 o 2 ettari, e il grande abbandono delle campagne», le note dolenti. In un contesto però dalle ampie potenzialità. «Stiamo parlando di oltre 500 ettari (più di 8000 le piante di ulivo censite) in un territorio incontaminato, all’interno di un paesaggio che merita di essere conosciuto e visitato». Iniziando con la partecipazione alla Prima camminata nazionale fra gli olivi, a cui hanno aderito 120 comuni in Italia e 10 in Sardegna.

Alessandro Farina



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