La Nuova Sardegna

Oristano

Organici carenti, medici in rivolta

Organici carenti, medici in rivolta

L’Assl si scusa per i disagi in ospedale, ma Ordine e sindacato vanno all’attacco

28 ottobre 2017
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ORISTANO. L’Area socio sanitaria si scusa e spiega, ma i medici rincarano la dose: la carenza di anestesisti all’ospedale continua a far discutere. «L’Area socio-sanitaria si scusa con i pazienti per il disagio subito - si legge in una nota -. Sono state già attivate tutte le procedure per l’assunzione di altri quattro anestesisti. È infatti prevista l’assunzione di un professionista a tempo indeterminato fra pochi giorni, mentre per gli altri tre si attingerà dalle graduatorie. Si stanno verificando le disponibilità per poter procedere con la chiamata». L’Assl aggiunge che «la carenza di medici anestesisti non dipende dalla mancata volontà di assumere, ma dalla difficoltà a reperire queste professionalità, per cui è spesso necessario ricorrere alle prestazioni aggiuntive dei medici già in servizio».

Durissima la reazione dell’Ordine dei medici che in una nota del presidente Antonio Sulis ha espresso «sconcerto e preoccupazione» per una situazione che già si conosceva come «ai limiti della criticità per quanto riguarda gli organici» e ora ci si chiede «come si sia potuto arrivare all'attuale punto di parziale collasso di servizi fondamentali per il principale presidio ospedaliero del territorio».

Secondo Sulis «i cittadini si troveranno costretti sempre più spesso a spostarsi fuori provincia per numerose prestazioni, e a rassegnarsi a liste d'attesa sempre più lunghe». L’Ordine ricorda che la carenza di personale è nota: «Sino ad ora si è andati avanti grazie alla abnegazione ed alla professionalità dei professionisti.

L'Ordine chiede ai vertici dell’Ats Sardegna, dell’Assl di Oristano e a tutte le forze politiche «di attivarsi urgentemente affinché venga assicurata alle Unità operative di Anestesia e di Radiologia del San Martino tutta la dotazione organica necessaria al loro regolare funzionamento» ma anche «un intervento deciso nei confronti della Regione Sardegna».

Sull’argomento interviene anche Giuseppe Obinu, dirigente sindacale dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri: «Gli anestesisti rianimatori dell’ospedale - scrive Obinu in una nota - sono sotto organico da anni e hanno comunque garantito i servizi».

Una situazione che va avanti da mesi e che in estate ha subito un’accelerazione: «Dopo numerose segnalazioni e appelli espressi verbalmente - prosegue Obinu -, ai primi di luglio è stata inviata una lettera che denunciava la grave carenza di personale che era comunque arcinota all'azienda, a quella lettera non è pervenuta alcuna risposta. Attualmente molti di loro, stanchi di un’inutile attesa, sempre garantendo il dovuto, hanno ridotto la disponibilità di prestazioni aggiuntive. Non è presente alcuno sciopero, si va regolarmente a lavorare, ogni giorno, anche offrendo la disponibilità di prestazioni aggiuntive, seppure in quantità inferiore a quanto fatto sin ora».

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