La Nuova Sardegna

Oristano

istruzione e polemiche 

Laconi, il sindaco annuncia: «Avremo lo scuolabus»

di Ivana Fulghesu

LACONI. Mentre l’assenza dello scuolabus finisce ancora sotto i riflettori, il problema che riguarda diversi bambini delle borgate va verso la soluzione. Secondo quanto recentemente dichiarato dal...

02 novembre 2017
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LACONI. Mentre l’assenza dello scuolabus finisce ancora sotto i riflettori, il problema che riguarda diversi bambini delle borgate va verso la soluzione. Secondo quanto recentemente dichiarato dal sindaco Anna Paola Zaccheddu, infatti, il servizio sta finalmente per ripartire; non sarà del tutto gratuito perché sarà chiesta la contribuzione da parte degli utenti, ma è comunque una soluzione che potrebbe incontrare gradimento.

Secondo il primo cittadino, dunque, non ha più senso parlare di un “Caso Laconi”, perché il servizio è in fase di attivazione. Intanto però proprio quanto accade a Laconi in questi ultimi anni finisce tra le storie che raccontano “La scuola dei ragazzi”. I piccoli alunni delle borgate laconesi che da oltre un anno attendono il ripristino del servizio di scuolabus per poter frequentare regolarmente le lezioni, diventato così un elmblema delle difficoltà a cui si va incontro nel garantire i livelli minimi di istruzione. Lo scuolabus dallo scorso anno nelle borgate di Santa Sofia, Su Lau e Crastu non passa più: il servizio era stato cancellato per mancanza di fondi.

Questa decisione ha fatto discutere parecchio e ha creato mobilitazione fino a portare una madre alla decisione di scrivere una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, quale garante della Costituzione, per la tutela del diritto all’ Istruzione. Mentre si attende, dunque, che il sindaco dia seguito all’annuncio, la situazione dei bambini di Laconi è stata riportata quale esempio nel corso del convegno di Cagliari sul tema “La scuola dei ragazzi, il progetto di una vita. Un confronto europeo” che racconta la scuola del futuro e la sfida per abbattere la dispersione scolastica.

La deputata oristanese del Pd, Caterina Pes, ha riproposto proprio la storia degli undici bambini che la mattina non sanno se potranno frequentare regolarmente le lezioni perché il pulmino non passa più e perché ogni giorno «i genitori devono capire come conciliare i tempi del lavoro con quello dell’istruzione dei propri figli». Una riflessione era contenuta anche nell’intervento dell’assessore all’Istruzione Giuseppe Dessena che in merito a possibili soluzioni ha precisato: «O si trova un accordo tra Regione ed enti locali, dove ognuno per le proprie competenze e ognuno dal proprio bilancio risicato fa la sua parte, oppure non saremo in grado di arrivare all’obiettivo. Nessuno si salva da solo».

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