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Il compleanno dell’Unla e dei Centri servizi culturali

Il compleanno dell’Unla e dei Centri servizi culturali

SANTU LUSSURGIU. È una ricorrenza importante per Santu Lussurgiu, ma, senza timore di smentita, è importante anche per tutto il mondo della cultura isolana e quindi, in definitiva, per tutta la...

11 novembre 2017
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SANTU LUSSURGIU. È una ricorrenza importante per Santu Lussurgiu, ma, senza timore di smentita, è importante anche per tutto il mondo della cultura isolana e quindi, in definitiva, per tutta la Sardegna. Ricorrono i 70 anni dalla nascita dell’Unione nazionale per la lotta contro l’analfabetismo, l’Unla, costituita a Roma nel 1947, e i 50 anni da quando, nel 1967, la Cassa per il Mezzogiorno ha istituito i Centri di servizi culturali. La ricorrenza verrà celebrata a Santu Lussurgiu: «La scelta - spiega una nota del Centro servizi culturali di Oristano - è dettata dal fatto che l’esperienza dell’intervento culturale dell’Unla in Sardegna e la fase di avvio dei Centri di servizi culturali, è fortemente legata a questo paese ed in particolare alla figura del maestro Francesco Salis».

Appuntamento alle 15,30 nel Centro di sultura popolare. Ci saranno i saluti di Diego Loi, sindaco di Santu Lussurgiu, di Rossana Ledda, vicesindaco di Macomer, di Andrea Lutzu, sindaco di Oristano. Seguiranno gli interventi dell’assessore regionale alla Cultura, Giuseppe Dessena, di Vitaliano Gemelli, presidente dell’Unla, di Maria Arca, dirigente CcepUnla Santu Lussurgiu, di Italo Ortu, dirigente del Centro di cultura popolare di Bauladu negli anni '50 e '60, di Antonio Bellinzas, direttore del Centro di Oristano dal 1968 al 2006, di Giancarlo Zoccheddu, direttore del Centro di Macomer, di Marcello Marras, direttore di quello di Oristano. Coordina la serata, Ottavio Olita, giornalista e scrittore.

L’Unla è stata fondata a Roma nel 1947, in un momento storico del nostro Paese in cui la maggior parte della popolazione risultava analfabeta o sfornita di titolo di studio in un contesto socio-economico devastato dagli eventi bellici.

«L’Unla - ricorda il Centro servizi culturali - ha svolto, sin dall’inizio, un ruolo di cerniera fra l’intervento statale e la società civile, su impulso dei “padri fondatori” e specie dei Governatori della Banca D’Italia Luigi Einaudi e Donato Menichella e di meridionalisti come Nitti, Arangio Ruiz, Zanotti Bianco, Cassiani, Rossi Doria, Lorenzetto, molti dei quali sono stati Presidenti dell’Unione. Attualmente l’Ente è presieduto da Vitaliano Gemelli».

L’Unla è una Associazione indipendente, senza scopo di lucro, riconosciuta Ente Morale e affiliata all’Unesco come Organizzazione per Progetti Associati che la lo scopo di promuovere l’educazione e la formazione lungo tutto l’arco della vita, lo sviluppo dell’uomo come persona e la sua attiva partecipazione alla vita sociale. I suoi oltre 50 Centri di Cultura per l’Educazione Permanente (Ccep) nati nelle zone periferiche del Paese (due attivi anche in Sardegna, a Norbello e Santu Lussurgiu, dove ha operato Francesco Salis) e i due Centri servizi culturali di Oristano e Macomer, hanno contribuito negli ultimi 70 anni «non solo all’alfabetizzazione primaria e secondaria, ma alla diffusione delle conoscenze di base in favore di coloro che non sono in grado di vivere consapevolmente nel mondo contemporaneo.

I Centri si dimostrarono uno strumento importante delle politiche per il Mezzogiorno: in ogni Centroc’era una biblioteca di circa 5.000 volumi iniziali.



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