La Nuova Sardegna

Oristano

Cavalli, Arborea e il filo rosso che va a Abu Dhabi

di Roberto Petretto
Cavalli, Arborea e il filo rosso che va a Abu Dhabi

Gli allevamenti da endurance e la collaborazione con gli Emirati

17 novembre 2017
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ARBOREA. Due mondi che più distanti non potrebbero essere: la verde Arborea e la sfarzosa Abu Dhabi, gioiello di modernità ai margini del deserto. Due mondi che hanno trovato, e potrebbero continuare a trovare in futuro, un punto d’incontro inatteso nella passione per il cavallo. La stessa passione che accomuna la gente di Sardegna ai ricchi emiri arabi, che mette al centro di un interesse antico splendidi animali adatti a lunghe percorrenze su terreni pianeggianti.

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Il filo rosso. Il trait-d’union tra la cittadina della bonifica e la capitale degli Emirati Arabi Uniti e capoluogo dell'emirato omonimo è stato trovato da qualche tempo. Un sottile filo rosso che la diplomazia e i capitali ingenti a disposizione degli emiri stanno contribuendo a irrobustire. Il cavallo da endurance qui in Sardegna si alleva con profitto. Esemplari di alta qualità crescono in diverse aziende della provincia e dell’isola in generale e trovano un mercato in paesi dove si paga il giusto per un lavoro che punta all’eccellenza e spesso la ottiene.

Il primo contatto. Quattro anni fa il primo contatto: a Arborea, negli impianti dell’Horse country, venne realizzato il quartier generale di una gara internazionale che richiamò da queste parti i nomi eccellenti di una disciplina che può essere considerata con l’equivalente dei rally automobilistici trasferito negli sport equestri. Se il galoppo è la Formula 1, il trotto le gare Gt, l’endurance può appunto essere paragonato alle corse fuoristrada. Tra questi nomi eccellenti anche alcuni concorrenti arabi, che apparvero come una presenza estemporanea e curiosa. Invece il messaggio era lanciato.

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Il bis. L’anno scorso il bis, più in grande stile. Arborea e l’Horse Country hanno ospitato il “Sardegna Endurance Festival”, manifestazione internazionale incentrata sulla Hh Sheikha Fatima Bint Mubarak Ladies CEI Cup, e la Hh Sheikh Mansoor Bin Zayed Al Nahyan Endurance Cup. Come è facile capire dalle denominazioni delle gare la manifestazione di Arborea ha avuto il patrocinio (che in questo caso non si limita a un generico appoggio, ma si concretizza in un sostegno economico significativo) di un signore che si chiama Mansoor Bin Zayed. Uno degli uomini più ricchi del mondo, proprietario, giusto per dare un metro di paragone, della squadra di calcio inglese del Manchester City.

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Scatta l’intesa. Tutti soddisfatti, manifestazione riuscita, ospiti e concorrenti arabi “stregati” dal percorso allestito dagli organizzatori dell’Horse Country. Ecco quindi che in questi mesi si è lavorato per irrobustire quel sottile filo rosso, per renderlo più solido e duraturo.

Nei giorni scorsi una delegazione di Arborea, di cui faceva parte anche il sindaco Manuela Pintus, oltre ai responsabili dell’Horse country, è stata ospite a Abud Dhabi dell’Emiro per una serie di manifestazioni, l’“Endurance festival”.

La trasferta. Hanno fatto le cose in grande i collaboratori della sceicco Mansoor Bin Zayed e hanno voluto assicurarsi una platea ampia. Centinaia gli ospiti, provenienti da tutte le parti del mondo, che hanno assistito per alcuni giorni a convegni tecnici sulla gestione del post gara nelle competizioni di endurance, a esclusivi e sfavillanti eventi mondani e, dal punto di vista sportivo, a una gara di galoppo, nel modernissimo ippodromo, e , ovviamente, a una gara di endurance. Una gara in ambiente desertico, ben diverso da quello che i concorrenti hanno trovato nel pur caldo mese di luglio a Arborea.

Il discorso prosegue. «È un discorso che prosegue - dice il sindaco di Arborea, Manuela Pintus -. La delegazione di Arborea è stata ospite, insieme a tante altre provenienti da varie parti del mondo, anche perché quando i concorrenti degli emirati sono stati a Arborea sono rimasti colpiti dallo scenario del percorso e dalle caratteristiche tecniche. Hanno chiesto espressamente la presenza delle istituzioni locali».

Un lavoro paziente ti accreditamento internazionale, una tessitura di rapporti, personali e istituzionali, all’interno dei quali Arborea e l’Oristanese si stanno ritagliando uno spazio. E neanche trascurabile.

Appuntamento ad aprila. Intanto il Sardegna endurance festival si ripeterà: nel 2018, con un certo anticipo rispetto all’edizione di quest’anno. Appuntamento per sabato 21 aprile. Un «evento internazionale con uno dei percorsi più piacevoli e sicuri nello scenario dell’Endurance europeo - promettono gli organizzatori dell’Horse country -. Il percorso si compone di tre anelli: anello rosso della distanza di 36 chilometri, gli anelli bianco e giallo da 25».

Una manifestazione per miliardari smaniosi di correre a cavallo in giro per il mondo? Attenzione a non sottovalutare l’importanza economica di un evento sportivo.

Le ricadute economiche. In questo caso si tratta di un movimento che può portare ricadute consistenti sul territorio. Negli Emirati arabi sono finiti molti cavalli allevati da queste parti. Certo, un cavallo da endurance non arriva a spuntare prezzi come le star del galoppo o del trotto, ma un esemplare selezionato e di qualità può arrivare a spuntare prezzi molto interessanti che consentono agli allevamenti di tenere in piedi un buon business.

E anche altre attività che ruotano attorno al mondo del cavallo da endurance possono avere un ruolo economico importante. La trasferta a Abu Dhabi è stata importante soprattutto per questo, al di là della confermata collaborazione per l’Endurance Festival. Un lavoro di tessitura di rapporti, appunto, che potrebbe essere duraturo e portare buoni frutti.
 

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