La Nuova Sardegna

Oristano

Misuratori di portata manomessi: sotto sequestro 68 depuratori

di Simonetta Selloni
Misuratori di portata manomessi: sotto sequestro 68 depuratori

Inchiesta della Procura della Repubblica di Oristano e della Guardia di finanza su presunti illeciti I contatori gestiti da Acciona per Abbanoa sarebbero stati alterati per certificare più volumi in uscita

01 dicembre 2017
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ORISTANO. Si chiama “Fast water”, acqua veloce, l’inchiesta della Procura della Repubblica di Oristano il cui obiettivo è verificare la presunta manomissione dei misuratori di portata in 68 impianti di trattamento dei reflui in una vasta zona che abbraccia buona parte della provincia di Oristano e in alcuni centri di quella di Nuoro. Tutti questi impianti sono stati posti sotto sequestro con un intervento coordinato che ha messo in campo decine di uomini della Guardia di finanza di Oristano, polizia municipale dei vari comuni interessati dal provvedimento, e Corpo forestale. Naturalmente i depuratori sono in funzione, visto che non è pensabile che questo genere di attività possa interrompersi: i danni ambientali sarebbero inimmaginabili e costituirebbero un reato certo. Tanto è vero che nell’ordinanza del Gip del tribunale di Oristano che ha disposto la misura, è chiaramente indicato che il sequestro venga eseguito lasciando ad Acciona Agua – l’azienda spagnola che gestisce questi impianti per conto di Abbanoa –, la facoltà d’uso. Ma il sequestro era indispensabile per evitare che si potesse, comunque, intervenire per eventualmente riaggiustare i misuratori ipoteticamente manomessi.

L’inchiesta si muove nel campo delle ipotesi. Quella che sta alla base dell’avvio degli accertamenti è contenuta in una segnalazione arrivata nel mese di ottobre al Comando provinciale della Guardia di finanza di Oristano. Il presupposto è che i misuratori di portata dei depuratori siano stati modificati, ossia tarati in modo che il volume dei reflui trattati risulti superiore a quel che dovrebbe essere. In altri termini, questi strumenti che si trovano negli impianti la cui gestione è stata affidata da Abbanoa a Acciona Agua, certificherebbero un flusso d’acqua in uscita di gran lunga maggiore rispetto a quella effettiva. Acqua che correrebbe via velocemente, più del dovuto: ecco perchè il nome dell’inchiesta è Fast water.

In questa indagine ci sono evidentemente degli indagati. Ma non è chiaro chi siano, o se abbiano agito da soli, anche perché il passo fondamentale da compiere ora, al di là della verifica tecnica della eventuale manomissione, per la quale sono state già disposte delle perizie, è capire chi possa aver tratto vantaggio da questa operazione. E l’altra questione è accertare se si tratti di sporadici manomissioni dei contatori (in Sardegna gli impianti di depurazione sono 350) o se invece ci sia un vero e proprio disegno per procurare un indebito vantaggio. Sì, ma quale vantaggio? La quantità dei reflui trattati che viene reimmessa nell’ambiente dopo la depurazione non ha un impatto sulla fatturazione delle bollette, la cui entità è stabilita dall’Aeegsi, l’Autorità nazionale per l’energia elettrica e gas, e dall’Egas. Nel rapporto di affidamento che intercorre tra Abbanoa e Acciona Agua, il contratto è a corpo e non a misura. Questo significa che non ci sono ripercussioni neanche per gli utenti. Peraltro, i costi vivi della gestione sonoa carico di Abbanoa. Di conseguenza ogni eventuale manomissione, che per esempio certificheasse che anzichè un totale X di acqua ne esce X moltiplicato tante volte quante ne ha previsto il “taroccatore”, non andrebbe a incidere su nulla.

L’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro non solo dei misuratori di portata, ma anche del quaderno di conduzione degli impianti, dei registri di carico e scarico, di quello delle visite. Tra i comuni interessati, ci sono il capoluogo, Terralba, Bosa, Cuglieri, Sedilo, Fordongianus, quello consortile di Ghilarza, Abbasanta, Norbello, Dualchi-Noragugume (consortile), Tramatza, Milis, Marrubiu.

Nei prossimi giorni l’amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti, incontrerà i vertici di Acciona Agua.

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