La Nuova Sardegna

Oristano

Dalla Provincia diffida alla Groil per il cogeneratore

di Simonetta Selloni

Simaxis, non sarebbero state rispettate le prescrizioni L’ente impone i termini per adempiere, pena la chiusura

02 dicembre 2017
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SIMAXIS. L’Autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Provincia ha dato il via libero alla Groil Srl, titolare del contestato impianto di liquefazione di sottoprodotti di origine animale derivati da scarti di macellazione. Ma quell’autorizzazione era condizionata ad una serie di interventi e di prescrizioni, gran parte dei quali non sono stati attuati. Almeno così si evince dall’ordinanza di diffida emessa il 29 novembre scorso dalla stessa Provincia, che non solo si limita a rilevare le inadempienze, ma impone un calendario serratissimo perchè vengano messe in atto. Entro il 15 dicembre la Groil dovrà trasmettere alla stessa Provincia e all’Arpas i rapporti di prova degli autocontrolli da fare nei periodi di marcia controllata dell’impianto, che riguardano le emissioni in uscita dai filti a carbone attivi; i report degli autocontrolli sugli scarichi idrici, parametri per gli odori ed una serie di emissioni relativi ai mesi di settembre e ottobre. Entro il 31 dicembre dovranno essere realizzati i cordoli che avrebbero dovuto delimitare l’area di lavaggio, e che dovevano essere realizzati come intervento di miglioramento. Entro la stessa data, dovranno essere inviati una serie di elaborati, tra i quali il piano di monitoraggio delle emissioni odorigene diffuse, la segnalazione, “con opportuna cartellonistica riportante la dicitura Punto di prelievo campioni, il punto di campionamento per il controllo analitico immediatamente all’uscita dell’impianto di prima pioggia. C’è da rilevare che qualcosa, nel processo produttivo dell’impianto, sta andando in un verso difforme dal previsto: e infatti sempre entro il 31 dicembre la Groil dovrà “ripristinare il ciclo produttivo e modalità gestionali conformemente all’atto autorizzativo”. Anche la compilazione dei registri si dimostra in qualche modo carente, visto che la Provincia chiede che vengano compilati, quelli dell’allegato A dell’Aia, in maniera conforme al previsto, e che vengano sempre tenuti aggiornati e disponibili ogni qualvolta ne venga fatta richiesta dagli organi di controllo. Altre prescrizioni riguardano la richiesta di eventuali modifica impiantistica o gestionale, nell’eventualità che si ritenga necessario. Ogni intervento realizzato e recepimento delle prescrizioni riportate dovrà essere comunicato entro cinque giorni dalla realizzazione degli stessi. La Provincia non si limita a inviare queste raccomandazioni, la cui non osservanza può comportare gravi conseguenze: si va dalla sospensione dell’attività autorizzata per un tempo determinato, alla revoca dell’Aia e alla chiusura dell’impianto. La diffida, oltre che alla Groil, è stata inviata anche alla Regione, al Nucleo operativo ecologico dei carabinieri, all’Arpas di Oristano, e al Comune di Simaxis.

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