La Nuova Sardegna

Oristano

«25 novembre, lo slogan non era offensivo»

«25 novembre, lo slogan non era offensivo»

Docente del Mossa commenta la frase contestata sulle magliette contro la violenza sulle donne

04 dicembre 2017
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ORISTANO. Molti hanno storto il naso, ma a difendere le magliette distribuite ed esibite durante le manifestazioni del 25 novembre, non c’è solo il Comune che ha promosso l’iniziativa col guru della comunicazione Gavino Sanna. Dalla parte dell’amministrazione e di uno dei massimi esperti del settore in Sardegna sta anche chi quelle magliette ha indossato non più di dieci giorni fa. La professoressa Marina Piras, docente dell’istituto tecnico Mossa, ha accompagnato gli alunni della 5ª A e della 5ª C a uno degli eventi che si sono svolti in Comune e, dopo aver discusso coi ragazzi proprio degli slogan utilizzati per lanciare i messaggi di sensibilizzazione nella Giornata contro la violenza sulle donne, è arrivata alla conclusione che in fondo quella frase che a molti non è piaciuta aveva un intento positivo.

La maglietta incriminata è quella che recava la scritta “La prossima volta fatti una s...”, ma «Nel momento in cui le magliette sono state distribuite e sono state indossate da me e dai ragazzi nemmeno ci siamo accorti di quel messaggio così forte. Inizialmente siamo rimasti quasi stupiti, poi abbiamo capito che era provocatoria e ci abbiamo sorriso su. Era solo uno slogan in mezzo ad altri, per questo abbiamo indossato la maglietta senza problemi. Anzi, proprio a causa di quello slogan provocatorio penso che probabilmente qualcuno di quei ragazzi metterà nuovamente quella maglietta, perché chi la guarda, dopo il primo secondo di perplessità, non potrà fare a meno di riflettere su quella scarpetta rossa subito sotto, che è un grido affinché la violenza sulle donne non passi inosservata».

Dell’argomento si parlerà nuovamente nelle classi della professoressa Marina Piras che poi sottolinea come sia riduttivo ricondurre le varie manifestazioni legate al 25 novembre solo alla questione delle magliette: «Un evento di tale importanza e valore che ha incontrato l’apprezzamento e l’interesse di tutti i miei studenti non va ridotto a una polemica su un fatto che può essere seinceramente ritenuto molto marginale. Molto più rilevante l’impegno delle istituzioni e della società». (e.c.)

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