La Nuova Sardegna

Oristano

Ghilarza, un medico per bloccare la falla al Centro Alzheimer

di Maria Antonietta Cossu
Ghilarza, un medico per bloccare la falla al Centro Alzheimer

La Assl riesce ad assumere un dirigente all’ospedale Delogu L’attività interrotta potrebbe riprendere dopo l’Epifania

07 dicembre 2017
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GHILARZA. La sospirata assunzione di un dirigente medico all’ospedale Delogu spalanca nuovamente le porte al Centro Alzheimer, chiuso da circa tre mesi a causa della carenza di personale nel reparto di Medicina. L’arrivo della nuova unità è anche il preludio al ripristino di tutte le attività ambulatoriali sospese, che saranno riavviate subito dopo l’Epifania. L’incremento della dotazione organica metterà fine ai disagi dell’utenza, che ha fatto le spese dei problemi conseguenti alla carenza di personale di Medicina Interna.

«L’intenzione è di riaprire tutti gli ambulatori», ha dichiarato il primario di Medicina Antonello Cossu spiegando: «Con il cittadino-utente s’instaura un rapporto privilegiato che è motivo di soddisfazione per i pazienti assistiti in reparto. Le attività specialistiche garantiscono una continuità di cura e una contestuale riduzione del numero dei ricoveri».

Il ritorno allo status quo ante non sarà indistinto: per l’Unità di valutazione Alzheimer è infatti previsto un aumento dello standard qualitativo. Lo stop alla prolungata paralisi dell’unico presidio del Centro Sardegna che tratta le demenze senili potrebbe infatti coincidere con l’avvio di un nuovo corso orientato al potenziamento del servizio: questo è, se non altro, il desiderio accarezzato dalla direzione generale dell’Assl oristanese per trasformare la struttura interna al Delogu in un centro d’eccellenza dell’isola, dove si contano soltanto tre presidi analoghi.

«Ci sono le professionalità e le strutture, inoltre Ghilarza ha una posizione baricentrica rispetto ad altri territori, ma è un programma ancora tutto da costruire con la direzione generale dell’Azienda per la tutela della salute», ha affermato il manager Mariano Meloni. L’Uva di Ghilarza assiste mediamente 2.500 pazienti all’anno, cifra che comprende i soggetti interessati da un deterioramento cognitivo lieve, offrendo guida e supporto alle famiglie dei malati, spesso impreparate e vulnerabili di fronte alla necessità di gestire gravi patologie degenerative del sistema cognitivo e neurologico.

Con un fabbisogno d’assistenza in crescita puntare sul potenziamento del servizio sembra alla dirigenza dell’Azienda sanitaria oristanese la soluzione più naturale ai fini della caratterizzazione e specializzazione del presidio ghilarzese. «Il centro Alzheimer è il vero punto di forza di questo ospedale – ha rimarcato Mariano Meloni –. L’obiettivo per il 2018 è di rafforzare il servizio, ma questa è una visione programmatica per il futuro. Di certo ci candideremo per farne un punto di riferimento per il Centro Sardegna. Tutto questo senza togliere nulla al reparto di Medicina, la cui missione è il ricovero e la cura dei pazienti acuti e dove, anzi, è prevista la degenza dei malati di Alzheimer».

»Ci stiamo adoperando per potenziare l’offerta e sperimentare altre cose, tutto dipenderà dagli stanziamenti» conferma Antonello Cossu.

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